Cardano al Campo, Fazzini porta lo stile made in Italy nelle case di tutto il mondo

Le strategie e la crescita dello storico marchio di biancheria per la casa

Paolo Fazzini, Maria Alberta Zibetti e Marco Fazzini

Paolo Fazzini, Maria Alberta Zibetti e Marco Fazzini

Cardano al Campo (Varese), 25 febbraio 2018 - Ogni Paese del mondo ha standard diversi per le misure dei letti. Basta andare alla voce bed size su Wikipedia e guardare quella fitta tabella di misure per rendersi conto. Sembra un dato irrilevante, ma tutto ciò complica la vita a un’azienda come Fazzini (13 milioni di fatturato, 7 solo 5 anni fa) che si occupa proprio di biancheria per la casa e, va da sé, anche di lenzuola. E gestire la macchina calibrando la produzione Paese per Paese diventa complicato. Tutto ciò, comunque, non impedisce l’espansione internazionale della storica azienda con sede a Cardano al Campo.

Mentre aumentano le vendite dei prodotti di biancheria per la casa Fazzini nei negozi plurimarca in Estremo Oriente e in Svizzera, l’azienda sta crescendo in Italia con i negozi monomarca. I negozi in tutto sono 12 in tutta Italia: 8 in gestione e 4 in franchising. Negli ultimi mesi del 2018 ne sono stati aperti 4: a Orio al Serio, Castelletto Ticino, Peschiera Borromeo e Corsico. «Nonostante la grande crescita dell’ultimo periodo la struttura finanziaria resta più che stabile. Non ci siamo rovinati per crescere. Anzi, i risultati dal punto di vista finanziario sono migliori di quelli dell’anno scorso», spiega Marco Fazzini, che guida l’azienda con il fratello Paolo e la madre Maria Alberta Zibetti. L’impresa, comunque, non ha intenzione di fermarsi e continuerà a far crescere la rete di negozi monomarca: «Puntiamo sui centri storici e a essere presenti nei principali centri commerciali italiani – aggiunge Marco Fazzini – L’obiettivo è aprire tre nuovi negozi ogni anno per arrivare in tutto a 25».

Ma facciamo un passo indietro. La Fazzini è nata nel 1976, anche se tutte le famiglie coinvolte in questa avventura industriale avevano “respirato” tessile per intere generazioni, fin dai primi anni del Novecento. L’azienda parte dalla fusione dell’esperienza di due imprese storiche: il Ricamificio Zibetti (nato nel 1905) che già negli anni ’70-’80 vantava collaborazioni con maison esclusive della moda come Armani, Valentino, Versace e la Franco Fazzini (del 1942), specializzata nella produzione tessile nell’ambito delle fodere per abbigliamento. Quando Stefano Fazzini scomparve prematuramente nei primi anni Novanta, la moglie Maria Alberta Zibetti, ex professoressa di Lettere appassionata di storia dell’arte, prende in mano con grande coraggio l’azienda. La società, però, cresce e conquista nuovi clienti con la biancheria per la casa come Coin e La Rinascente con collezioni realizzate in “private label”. Adesso, la Fazzini è quello che gli addetti ai lavori definiscono converter: gestisce tutta la filiera di fornitori e terzisti per poi sviluppare la rete commerciale. E la Fazzini conta sulla collaborazione di aziende di tintura e finissaggio dello storico distretto tessile di Gallarate.

Nel 2006 arriva la certificazione Iso 9001 e la Brc (British Retail Consortium), ovvero uno standard fondamentale a livello internazionale per la certificazione di qualità nella filiera di fornitura di prodotti alla grande distribuzione organizzata. Nel 2008 Fazzini acquisisce anche il marchio Ecolabel per tutte le sue collezioni (unica azienda di tessile per la casa in Italia). L’etichetta europea attesta che il prodotto o il servizio hanno un ridotto impatto ambientale nel loro intero ciclo di vita.

Nel 2014, però, c’è un altro punto di svolta per l’azienda: Fazzini sigla un contratto in esclusiva mondiale con La Perla, azienda bolognese della moda di lusso fondata nel 1954 dalla sarta Ada Masotti, per la produzione e distribuzione di una nuova e raffinata collezione di biancheria per la casa. «Questa collaborazione ci ha dato visibilità sui mercati esteri del lusso e ci ha permesso senza dubbio di crescere nel know how legato all’internazionalizzazione», spiega Marco Fazzini. Nel 2015, inoltre, Fazzini apre il primo negozio monomarca nel quartiere di Brera. L’azienda adesso serve più di 750 punti di vendita qualificati sul territorio nazionale ed è presente in Rinascente a Milano con un suo corner a insegna Fazzini, così come a Harrods a Londra.

E Fazzini sta puntando anche sull’e-commerce, nel quale ha registrato buoni dati di crescita negli ultimi 2 mesi. «Siamo online con un sito di vendita diretta e cresciamo del 20% anno su anno. La nostra politica dei prezzi, comunque, è ferrea: non prevediamo sconti sulle vendite online». La vera sfida, però, è calibrare i vari canali di vendita: «Vogliamo mantenere una grande armonia tra online, monomarca, plurimarca, Italia ed estero – afferma Marco Fazzini – Per ora ci stiamo riuscendo e vogliamo continuare proprio su questa strada».