Musei di Varese, alla scoperta di tutti i segreti con i percorsi di Realtà Aumentata

Grazie ad un'app su smartphone e tablet, si dialoga con le opere, scoprendo personaggi attraverso voci e immagini dell'epoca

Varese, 22 luglio 2017 - Nuove tecnologie? Varese è all'avanguardia, soprattutto in ambito culturale: già dal 2015 la città ha intrapreso un cammino di lungimiranza e modernità, costituendo in Rete i propri musei e dando vita a VareseMusei, importante realtà che nutre e arricchisce il panorama culturale cittadino con le proprie iniziative rafforzando nel contempo l’appeal dei singoli musei. Adesso, VareseMusei, grazie ad un Bando di Regione Lombardia per la valorizzazione dei sistemi museali locali, compie, con orgoglio, un ulteriore passo avanti, divenendo la prima rete museale cittadina in Italia a dotarsi di contenuti di Realtà Aumentata per promuovere collezioni e territorio.

Si tratta di un progetto pilota concepito per essere gradualmente implementato e costituito da speciali contenuti che consentiranno a tutti i visitatori di guardare con occhi diversi al patrimonio storico-artistico della città. Sì, perché la Realtà Aumentata diventa il mezzo per mostrare l’opera nel suo contesto, fornire importanti dettagli  non fruibili a primo acchito e permettere all’utente di visualizzare opere d’arte correlate, creando dei veri e propri percorsi emozionali. Il museo diventa un vero e proprio giocattolo in scala 1:1 e gli oggetti non vengono più considerati solo come materia inanimata, ma assumono una forma ben definita grazie alla loro contestualizzazione. Non solo, a Varese è anche possibile essere accolti da guide d'eccezione, personaggi intimamente legati al luogo e alla sua storia, che forniscono informazioni sulla propria figura e su quanto si può ammirare all'interno della struttura. Qualche esempio? Lodovico Pogliaghi, Mario Bartolone, Giulia Taccioli o Angelo Castiglioni in persona accompagnano i vistatori attraverso le collezioni del Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago, i Musei Civici di Villa Mirabello, il Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese, la Casa Museo Lodovico Pogliaghi, il Museo Castiglioni e il Centro Espositivo Monsignor Macchi. I personaggi rivivono attraverso voci e immagini d’archivio mentre animazioni, video e grafiche compongono una narrazione multimediale che si concludecon un invito ad esplorare il territorio o un altro museo della Rete, fornendo le indicazioni necessarie per raggiungerlo. 

I contenuti, appositamente studiati e realizzati da Smart – Augmented Culture in collaborazione con VareseMusei, sono accessibili direttamente dal proprio smartphone o tablet grazie ad un’applicazione completamente gratuita per sistemi iOS e Android: all’ingresso di ogni museo il pubblico viene infatti invitato a scaricare e installare gratuitamente sul proprio device l’applicazione Aurasma e una volta selezionato il canale VareseMusei,è sufficiente inquadrare il particolare (opera d’arte o dettaglio architettonico) appositamente segnalato per accedere rapidamente ai contenuti di Realtà Aumentata.

E così, ecco che il dispositivo mobile diventa un utile strumento per arricchire la visita di un museo. Tramite queste nuove tecnologie il visitatore, può soffermarsi su un'opera e i sui particolari che più gli interessano, interagendo attivamente per vivere un’esperienza sensoriale immersiva. Il pubblico può guardare oltre il visibile, viaggiando nel tempo e iniziando un inaspettato percorso tra arte e storia. E per chi desidera provare una piccola anteprima, troverà un contenuto extra di Realtà Aumentata, nel free-press realizzato in collaborazione con il Liceo Artistico Frattini (Varese) nell’ambito del programma Alternanza Scuola-Lavoro, distribuito in città.