A Busto Arsizio un presepe dedicato ai migranti

Allestito al Tempio civico con immagini e messaggi per ricordare i bambini di Aleppo

Il presepe al Tempio civico

Il presepe al Tempio civico

Busto Arsizio (Varese), 17 dicembre 2016 - Un invito a pregare per la pace con un pensiero rivolto ai bambini di Aleppo, in Siria, ogni giorno sotto le bombe: è il messaggio lanciato dal presepe allestito al Tempio civico di Sant’Anna dal comitato Amici del Tempio civico in collaborazione con la Junior chamber international.

Nell’allestimento davanti all’altare, accanto alle tradizionali statue, sono state collocate immagini di barconi carichi di migranti e di bambini nei campi profughi, mentre nella culla - in attesa che com’è tradizione avviata al Tempio civico dall’indimenticato cittadino benemerito Angioletto Castiglioni sia adagiata la statua del bambinello nero (lo faranno giovedì gli alunni dell’istituto Maria Immacolata) - è stato posto un cartello con le parole di Papa Francesco: «Anche Gesù è stato profugo». Un appello, dunque, alla pace e all’accoglienza.

«Dal 2010 - spiega Chiara Milani, past president mondiale della Junior Chamber International - collaboriamo con il comitato Amici del Tempio civico per l’allestimento del presepe e per altre iniziative sul tema della pace. Quest’anno l’impegno è a sostegno di azioni per la pace che la nostra associazione ha promosso a livello internazionale con la campagna affidata ai selfie “Peace is possible”, lanciata alcuni mesi fa al Tempio civico con la collaborazione del Comune».

Un percorso che prosegue con l’allestimento natalizio, dice Milani, «che è un invito alla riflessione su quanto sta accadendo nel mondo, martoriato da troppe guerre le cui vittime innocenti sono purtroppo i bambini». Un pensiero particolare è rivolto ai bambini di Aleppo e alla situazione drammatica della città siriana: all’interno del Tempio civico è infatti possibile lasciare un pensiero dedicato a loro su un quaderno che dopo Natale, fa sapere Chiara Milani, «invieremo ai nostri amici della Jci siriana».