Varese, un secolo di Aeronautica Militare: gli studenti a scuola di volo con i top gun

Battesimo dell'aria con gli istruttori del 60° Stormo di Guidonia per 150 ragazzi e ragazze delle superiori

Venegono (Lecco) – Varese e provincia sono la culla dell'aeronautica italiana. A Venegono c'era l'AerMacchi, l'azienda produttrice tra il resto delle Frecce tricolori e ora c'è la Leonardo, il gioiello dell'industria aerospaziale azzurra. A Vergiate c'è l'Augusta. A Lonate Pozzolo, sul Campo della Promesse, l'1 maggio 1942 venne costituito il 102° Gruppo, quello dei mitici Paperi e dell'asso Giuseppe Cenni. A Somma Lombardo c'erano le Officine Caproni. A Malpensa c'è l'aeroporto.

Non potevano quindi non essere festeggiati anche in provincia di Varese i 100 anni dell'Aeronautica Militare italiana, compiuti lo scorso 28 marzo, con uno sguardo rivolto però al futuro piuttosto che al passato. Per il primo secolo di Areonautica militare i top gun del 60° Stormo di Guidonia, che insegnano ai piloti azzurri a volare, hanno regalato a 150 studenti di 7 istituti superiori di Varese un corso di cultura aeronautica e un volo in aereo. Per molti è stato il battesimo dell'aria. L'iniziativa è stato presentato proprio nella sede della Leonardo di Venegono Superiore.

IN VOLO PER I 100 ANNI DI AERONAUTICA MILITARE
IN VOLO PER I 100 ANNI DI AERONAUTICA MILITARE

Il corso di cultura aeronautica

È suddiviso in due parti. Settimana scorsa gli studenti hanno seguito un ciclo di lezioni teoriche sui principi dell'aerodinamica, sugli strumenti di bordo, la sicurezza del volo, alcuni cenni di meteorologia e un'infarinatura sul traffico aereo. Ragazze e ragazze hanno poi sostenuto una verifica. In base ai risultati è stata stilata una graduatoria. Questa settimana a tutti i partecipanti è offerta l'esperienza di un volo in formazione su un aereo militare, il Siai U-208. I migliori si siedono sul posto del pilota, gli altri su quelli dei passeggeri.

A pilotare ci sono proprio gli istruttori del 60° Stormo. Tutti i corsisti riceveranno un attestato di frequenza che assegna punti di merito utili per alcuni concorso in Aeronautica militare. Corsi analoghi sono proposti anche in altre parti d'Italia. I migliori studenti tra i migliori parteciperanno ad uno stage direttamente a Guidonia e indosseranno la tuta di piloti dell'Aeronautica militare per violare con gli alianti Twin Astir.

IN VOLO PER I 100 ANNI DI AERONAUTICA MILITARE
IN VOLO PER I 100 ANNI DI AERONAUTICA MILITARE

Il Siai U-208

Il Siai U-208 è un aereo monoplano ad ala bassa ad elica quadriposto. Ha il carrello retrattile. Raggiunge una velocità massima di 285 chilometri orari, ha una tangenza di 5.400 metri e un'autonomia di 1.200 km. L'apertura alare è di 10,86 metri con una superficie alare di 16,09 mq, la lunghezza è di 8,10 m. e l'altezza di 2,89 metri.

Per i 100 anni dell'Aeronautica militare sono stati dipinti con una speciale livrea commemorativa. Una livrea riporta invece il ritratto di Arturo Ferrarin, asso dell'aviazione italiana, per celebrare la sua impresa della trasvolata da Roma a Tokyo. Ha volato per la prima volta nel 1968. E' stato prodotto dal 1968 al 1973. Attualmente viene impiegato per i collegamenti e per il traino degli alianti per la scuola di volo a vela al 60° Stormo di Guidonia.

Durante la presentazione del corso, agli ospiti è stato offerto un volo in formazione da 4 velivoli sulla città di Varese con cabrate, picchiate e virate strette, con decollo e atterraggio dalla pista dell'aeroporto di Venegono, intitolata proprio ad Arturo Ferrarin, che serve sia alla Leonardo, sia all'Aeroclub di Varese.

IN VOLO PER I 100 ANNI DI AERONAUTICA MILITARE
IN VOLO PER I 100 ANNI DI AERONAUTICA MILITARE

Il generale Silvano Frigerio

“Varese è la culla della nostra aeronautica, sia dal punto di vista industriale che costituisce un'eccellenza mondiale, sia dal punto di vista della storia dell'aviazione - spiega il generale di squadra area Silvano Frigerio, comandante della Scuola dell'Aeronautica militare –. A questi giovani ragazzi, che sono la speranza e il futuro del nostro Paese, vogliano offrire un'infarinatura degli elementi essenziali dell'aviazione. Se ci pensiamo, la conquista della terza dimensione è qualcosa di recentissimo nella storia dell'umanità, ma adesso, l'umanità intera non potrebbe vivere senza il volo. Con il corso di cultura aeronautica vogliamo avvicinare i giovani al volo, non vogliamo cercare assunzioni. Serve anche a mettere alla prova i ragazzi. Come disse qualcuno poco più di 500 anni fa che si chiamava Leonardo da Vinci, ''se proverete il volo, camminerete guardando il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare''”.

IN VOLO PER I 100 ANNI DI AERONAUTICA MILITARE
IN VOLO PER I 100 ANNI DI AERONAUTICA MILITARE

Il colonnello Michele Cesareo

“Il corso di cultura aeronautica è un'attività molto importante in cui crediamo enormemente e che, nell'anno del centenario della nostra Aeronautica militare, assume un fascino particolare - aggiunge il colonnello Michele Cesario, comandante del 60° Stormo -. Proponiamo sogno e passione, parole che spesso indicano qualcosa di ineffabile, ma che invece durante il corso diventano tangibili. Il volo da sempre rappresenta un sogno. Il volo oggi è molto più ampio del pilotaggio in senso stretto. Lo studio del passato è indispensabile per capire come siamo arrivati ad oggi e proiettarci verso il futuro. Il corso permette di risvegliare l'eventuale passione che i nostri ragazzi.

Il maggiore Antonio Schifano

Tra gli istruttori del corso di cultura aeronautica c'è il maggiore Antonio Schifano, comandante del Gruppo Volo a vela del 60° Stormo. “Sono di Varese, sono nato e cresciuto a Varese, a Biumo – racconta il pilota di casa -. Ho frequentato il liceo scientifico Galileo Ferraris di Varese. Da quando sono piccolo ho la passione del volo. Sono entrato in Accademia aeronautica con il cordo Drago V nel 2003. Per me è importante tornare a Varese da varesino e cercare di trasmettere la passione per il volo e per questo lavoro, che non è solo fare il pilota, è veramente importante. Io da ragazzo avrei pagato tutto l'oro del mondo per partecipare a questo corso. Proporre quindi gratuitamente ai ragazzi di Varese questo corso è quindi per me un grande onore”.