Rimborsi abbonamenti in piscina. Sarà Nam a contattare gli iscritti

L'amministrazione di Cerro Maggiore garantisce chiarezza sui rimborsi per gli abbonamenti alla piscina Nam, in seguito alla sentenza della Corte d'Appello di Milano. Il Comune lavora per limitare il disagio degli utenti e assicurare la continuità del servizio.

Rimborsi abbonamenti in piscina. Sarà Nam a contattare gli iscritti

Rimborsi abbonamenti in piscina. Sarà Nam a contattare gli iscritti

L’amministrazione comunale di Cerro Maggiore ha annunciato chiarezza sulle procedure di rimborso degli abbonamenti alla piscina gestita attualmente da Nam, che cederà la gestione dell’impianto alla fine del mese, in seguito alla sentenza della Corte d’Appello di Milano riguardante il contenzioso con il comune. Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione Berra, il comune accoglie positivamente l’apertura di Nam verso gli utenti e sottolinea quanto stabilito dalla sentenza del 29 aprile riguardo alla restituzione del centro natatorio entro il 31 maggio, mentre Nam prevede la chiusura del centro mercoledì 29.

Il Comune sta attivamente lavorando per riaprire l’impianto e precisa di non essere autorizzata a effettuare rimborsi diretti agli utenti. Tuttavia, sta monitorando costantemente la situazione al fine di individuare le procedure amministrative più appropriate e veloci per limitare il disagio degli utenti e garantire la continuità del servizio. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti tempestivamente dallo stesso comune. Nel contratto di concessione è previsto un indennizzo da parte della società al comune stesso per la conclusione anticipata della gestione.

La complessa vicenda relativa alla gestione della piscina di Cerro Maggiore prosegue, e ora registra un ulteriore capitolo che impatta sul futuro dell’impianto. Alessandro Provini, assessore del comune, spiega che dall’emissione della sentenza si è lavorato e si sta dialogando con Nam per garantire la continuità della gestione della piscina. Il principale obiettivo è quello di tutelare gli utenti e preservare un servizio per il quale la comunità ha investito risorse pubbliche, nei limiti delle competenze comunali.

Christian Sormani