Prosegue il percorso di restauro del Castello di Belforte a Varese. Dopo le opere svolte per la prima messa in sicurezza, i rilievi eseguiti e gli interventi di bonifica, il Comune ha pubblicato il bando per aggiudicare il servizio di progettazione di fattibilità tecnica, economica ed esecutiva per i lavori di restauro del bene. "Con questo bando - commenta il sindaco Davide Galimberti - si mira a rendere la struttura visitabile e accessibile, ad esempio permettendo dei percorsi visita tra le mura esistenti, valorizzando gli spazi al pianterreno e creando un punto di accoglienza riscaldato per i visitatori. Questo consentirà poi in una seconda fase di sviluppare delle proposte di fruizione a cui destinare il complesso, cogliendo le opportunità di ulteriori future risorse anche attraverso la partecipazione a bandi europei, statali o regionali".
Il valore complessivo della progettazione è di circa 400mila euro, il termine per il ricevimento delle offerte è il 15 ottobre. Gli interventi già eseguiti comprendono i lavori di demolizione dei fabbricati abusivi, opere di disboscamento, le indagini geofisiche del sottosuolo con georadar, i rilievi dell’area tramite tecnologia drone e laser scanner, le opere di messa in sicurezza della colonna in pietra e delle parti edili esistenti. "Si tratta di interventi delicati che spesso costituiscono la fase più importante - aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati - ora con il nuovo bando si mira a consolidare la struttura e renderla accessibile e visitabile da parte dei visitatori.
Un’opera che si inserisce all’interno di un percorso avviato dalla città per il recupero di beni di interesse storico artistico e che include anche la ex Caserma, Villa Baragiola, Casa Frasconi". L’assessore alla cultura Enzo Laforgia guarda in prospettiva.
"La futura destinazione del compendio, che ha ottenuto dal Ministero della Cultura un finanziamento di cinque milioni di euro per il recupero funzionale, sarà sviluppata a partire dalle opere di restauro a cui mira questo bando: con questi interventi infatti si intende rendere fruibile e accessibile il complesso storico, per poter attivare dei percorsi di visita tra le mura. In un secondo momento l’obiettivo è andare oltre e sviluppare una destinazione culturale specifica per il compendio".