Lidia Macchi vive nel ricordo della famiglia: la messa e l'attesa per il processo

Cerimonia di suffragio a Casbeno, ad aprile prima udienza

Lidia Macchi

Lidia Macchi

Varese, 5 febbraio 2017 - Una messa per ricordare Lidia Macchi verrà celebrata questa mattina, alle 11, nella chiesa parrocchiale di Casbeno, il rione di Varese dove vive la famiglia della ragazza massacrata con 29 coltellate nel gennaio 1987. Dopo la tragica scomparsa, ogni anno i parenti hanno ricordato la vittima con funzioni religiose. Ma questa volta la messa in memoria della giovane esponente di Comunione e Liberazione, a trent’anni dall’omicidio, ha un significato particolare. Quest’anno, infatti, potrebbe arrivare la sentenza nel processo di primo grado (che si aprirà il prossimo 12 aprile davanti alla Corte d’Assise di Varese) a carico del presunto killer, Stefano Binda, arrestato con l’accusa di aver ucciso Lidia, sua ex compagna di liceo. E potrebbe arrivare un primo punto fermo, nelle aule di un Tribunale, sulla triste vicenda, dopo la svolta nelle indagini.

Mentre i difensori di Binda, detenuto nel carcere di Busto Arsizio, preparano la strategia in vista del processo, proseguono le analisi sulla salma di Lidia Macchi, riesumata nel marzo scorso per cercare sui resti tracce in grado di ricondurre alla persona che quella notte, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l’avrebbe costretta a un rapporto sessuale per poi ucciderla a coltellate, abbandonando il corpo al Sass Pinì, una località boschiva di Cittiglio all’epoca frequentata da tossicodipendenti. Elementi che potrebbero incastrare Binda oppure scagionarlo. La relazione dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, incaricata dal gip di Varese Anna Giorgetti per gli accertamenti sulla salma, potrebbe arrivare a processo già in corso. I tempi per le complesse analisi, infatti, non sono brevi. Oltre a unghie e capelli di Lidia un pool di esperti sta esaminando un lembo di pelle della vittima, conservato per anni sotto paraffina, in cerca di tracce biologiche. Una volta terminati gli accertamenti i resti verranno restituiti ai familiari, e la salma tornerà a riposare per sempre nel cimitero di Casbeno, vicino alla casa dove vive la madre di Lidia, Paola Bettoni..