La Procura: il contrabbandiere russo va estradato

La requisitoria dà il via liber alla consegna agli Stati Uniti del faccendiere Artem Uss

Migration

La Procura generale di Milano ha depositato la sua requisitoria per chiedere la consegna agli Usa, sulla base degli atti della richiesta di estradizione, di Artem Uss, 40 anni, imprenditore russo,figlio del governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk, Aleksandr Uss, bloccato il 17 ottobre, su mandato d’arresto internazionale, all’aeroporto di Malpensa mentre stava per prendere un volo diretto a Istanbul, in Turchia.

È accusato, assieme ad altre 6 persone, quattro russi e due venezuelani, di contrabbando di tecnologie militari dagli Stati Uniti alla Russia e di petrolio dal Venezuela a Cina e Russia, elusione delle sanzioni e riciclaggio per milioni di dollari. Intanto, in attesa che si concluda il procedimento sull’estradizione con la decisione dei giudici, si è discussa davanti alla quinta penale d’appello (presidente Fagnoni) l’istanza di domiciliari avanzata dagli avvocati Vinicio Nardo e Fabio De Matteis, legali del russo che si trova in carcere a Busto Arsizio (Varese) da oltre un mese.

L’imprenditore, che si è presentato davanti ai giudici, ha letto delle lunghe dichiarazioni per difendersi. E se in una "lettera del Dipartimento di giustizia Usa si dice che si sarebbe allontanato dal luogo dei presunti reati ascritti, ossia New York", Uss ha detto di non essere "mai stato a New York". Il pg Giulio Benedetti, oltre a depositare la requisitoria favorevole alla consegna, ha dato parere negativo ai domiciliari e i giudici decideranno nei prossimi giorni. R.F.