Gallarate, chiama 'negretto' calciatore 16enne: denunciato allenatore

Una decisione del Comitato per gli immigrati e contro ogni forma di discriminazione. L'epidosio risale allo scorso ottobre

Calcio giovanile

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Gallarate (Varese), 21 gennaio 2023 - Denunciato l'allenatore del Gallarate Calcio, per aver chiamato "negretto" un calciatore 16enne di origine marocchina, durante una partita della categoria Allievi Under 17, lo scorso 16 ottobre a Gallarate (Varese). Si tratta di una decisione del Comitato per gli immigrati e contro ogni forma di discriminazione, con sede a Bogliasco (Genova), che è stata resa nota dalla presidente, Aleksandra Matikj.

A seguito dell'episodio, gli Allievi del Cas Sacconago (quartiere di Busto Arsizio, centro in provincia di Varese) avevano abbandonato il campo, in solidarietà al loro compagno di squadra. "Non possiamo permettere che discriminazioni del genere possano prendere il sopravvento, specialmente nei confronti di chi così giovane e vulnerabile - ha detto Aleksandra Matikj - interveniamo anche in qualità di membri dell'UNAR, ufficio deputato dallo Stato a garantire il diritto alla parità di trattamento, affinché il razzismo possa e debba essere combattuto in un Paese come l'Italia".

Poi la presidente del Comitato ha precisato di aver scelto di denunciare anche "considerando quella che è la Costituzione italiana, il rispetto reciproco e nei confronti altresì di possibili vittime di quelle che maggiormente sono le situazioni di gravi pericoli o peggio ancora di guerre, come purtroppo era capitato anche alla sottoscritta".

 

 

  Quella trascorsa sembrava una domenica come tante, con la mattinata dedicata alle attività delle squadre giovanili che nel varesotto pullulano sia in numero che per passione. Il fatto però che Gallarate-Cas Sacconago non si sia conclusa ha sconvolto tutto il panorama calcistico giovanile locale, ora costretto a fare i conti con un episodio di razzismo. "L’allenatore del Gallarate ha chiamato “negretto” un nostro giocatore – spiega il dirigente bustocco Fabio Bulegato –. In un attimo la situazione è diventata molto tesa, anche perché noi abbiamo in squadra diversi ragazzi di origine straniera. Lasciare il campo per protesta e sostegno verso l’atleta ci è sembrata la cosa più sensata da fare". La sfida quindi è rimasta come sospesa in un limbo, visto che a pochi a minuti dal termine con i padroni di casa avanti 3 a 1 è rimasta una sola squadra sul rettangolo di gioco: "Non ci interessa del risultato, certe cose non devono accadere" chiude Bulegato.

In casa Gallarate ci si trincera dietro l’attesa del Giudice Sportivo, con il presidente di origine albanese Gezim Elmazi che ha detto di voler aspettare prima di commentare ufficialmente, ma in maniera altrettanto netta si è detto pronto a prendere provvedimenti qualora fosse riconosciuto l’episodio di razzismo. Intanto la notizia da locale ha assunto una portata che va ben oltre i confini della provincia di Varese. La Figc lombarda si è già attivata nella giornata di ieri, con il coordinatore regionale Mauro Spoldi che ha dichiarato: "La questione è molto delicata, essendo oltre tutto coinvolto un minore. Prima di fare qualsiasi commento ufficiale dobbiamo conoscere i fatti nella maniera più dettagliata possibile, non possiamo permetterci di tralasciare niente in vista di una sentenza". Quello che resta è purtroppo una metà campo vuota e tanta attenzione sicuramente non cercata dai protagonisti di questa brutta vicenda, ma passare sopra certi episodi potrebbe essere un errore ancora più grosso dei fatti stessi.