REDAZIONE VARESE

Ex vicesindaco indagato dalla Dda Il Pd: "Chiarezza"

La notizia che il nome di Stefano Ferrario, fino al 2017 vicesindaco leghista della prima giunta del sindaco Antonelli, è finito insieme a quello di altre 64 persone tra gli indagati dell’inchiesta della Dda di Milano sulla locale di Legnano e Lonato Pozzolo non è passata inosservata in città, scatenando il dibattito politico. Nonostante Ferrario non risulti indagato per incarichi istituzionali ricoperti nel corso del suo mandato, e la sua figura non sia mai e in alcun modo indicata come vicina alle cosche, e valga inoltre la presunzione d’innocenza, il Pd chiede a sindaco e Giunta di fare chiarezza su quella che viene considerata una "questione morale".

"Ci auguriamo che l’ex vicesindaco Ferrario risulti estraneo ai fatti e dimostri la sua innocenza nelle sedi opportune – spiega il segretario cittadino del Pd e consigliere comunale Paolo Pedotti –. Si tratta dell’ennesimo caso che vede indagato un esponente politico e amministratore di Busto. Tutto ciò è a dir poco inquietante. Il mondo politico non può più chiudere gli occhi di fronte a una questione morale che, senza colore politico, deve essere affrontata per rinsaldare il legame di fiducia tra rappresentati e rappresentanti". I Dem chiedono un confronto pubblico come già fecero in occasione degli arresti del consigliere di maggioranza Carmine Gorassi, coinvolto nell’inchiesta "Mensa dei poveri", e di Paolo Efrem condannato in primo grado a 4 anni per emissione di fatture false.

Roberto Canali