LORENZO CRESPI
Cronaca

Varese, scoppia la passione per il "balfolk"

Dal Big Bang Festival alle mazurke clandestine, sarà un’estate piena di iniziative dedicate agli amanti di musica e danze popolari

La nuova grande passione è il balfolk

Varese, 26 maggio 2019 - C'è una passione che si diffonde sempre più in provincia di Varese ed è quella delle danze popolari, fenomeno noto anche come “balfolk”. Un movimento che attira un pubblico di tutte le età, dai ventenni fino agli over 70. Sono almeno un migliaio le persone coinvolte sul territorio, con sei scuole che organizzano corsi a cadenza settimanale e numerosi eventi e concerti organizzati in città e nei dintorni, in particolare nel periodo estivo, quando gli appuntamenti si rinnovano praticamente ogni weekend. Il numero di appassionati continua a crescere ed è nata anche un’associazione culturale, La Folkeria, che in queste settimane è al lavoro per l’edizione 2019 del Big Bang Folk Festival. L’appuntamento - dal 12 al 14 luglio al Parco Berrini di Ternate, in riva al Lago di Comabbio - vedrà in scaletta sette gruppi tra Francia, Belgio, Ungheria e Italia. La rassegna è aperta a esperti e principianti: al pomeriggio si terranno stage base e avanzati di ballo mentre alla sera ci saranno i concerti, per scatenarsi al ritmo delle musiche popolari.

La provenienza dei balli è varia: dai tradizionali italiani fino alle danze occitane, portoghesi, francesi. "È un festival di respiro internazionale – spiega Alessandro Pol, presidente de La Folkeria – come non era mai successo in provincia. Aspettiamo ballerini da tutt’Italia e dall’estero". Quando gli chiediamo come è nata questa passione, Alessandro cita la mazurka klandestina, da non confondere con la più nota mazurca romagnola che ha fatto la fortuna di Raoul Casadei e delle feste del liscio: è invece un ballo di coppia di origine polacca diffuso in tutta Europa. Una danza che i più giovani hanno fatta loro, interpretandola in modo moderno e aperto. Perché clandestina? Semplice, sulla scorta di iniziative simili come il tango illegal, la mazurka diventa un’occasione di ritrovo, un evento estemporaneo organizzato spontaneamente e pubblicizzato col passaparola e il tam tam sui social, per portare nelle strade delle città musica e allegria.

L’obiettivo è di riappropriarsi degli spazi pubblici e delle piazze, senza recare disagi. "Il pubblico delle danze popolari – spiega Alessandro Pol – è molto sensibile agli aspetti naturali e ambientali, dopo il ballo diamo anche una pulita alle strade, cerchiamo punti in cui non si dà fastidio e la musica è tenuta a livello basso: l’idea funziona". Molti giovani hanno iniziato così e poi si sono appassionati alle altre danze. La settimana scorsa a Barasso si è svolto il folkcompleanno, quinto anniversario della prima mazurka klandestina. E un’altra ricorrenza importante è quella che ha visto protagonisti i Cann Cord e Pell, band varesina che ha da poco celebrato a Somma Lombardo il decennale, con una festa che ha visto la partecipazione di tanti appassionati.

"Abbiamo iniziato perché ci piacevano queste musiche e noi stessi eravamo dei ballerini – ricorda uno dei membri del gruppo, il percussionista Valerio Della Chiesa – il nostro repertorio attinge alla tradizione di tutta Europa. Siamo partiti dal celtico irlandese e bretone e poi ci siamo allargati". La passione per la danza è diventata dunque un progetto musicale che nel tempo si è evoluto senza mai perdere però il contatto con il pubblico. "Quando suoniamo – spiega – diventiamo un tutt’uno con i ballerini, c’è uno scambio reciproco interessante, siamo quelli che una sera ballano e la sera dopo suonano". Un’estate ricca di eventi si prospetta dunque per gli amanti del balfolk, dal festival fino alle mazurke in riva al lago. Un modo genuino e conviviale per divertirsi in compagnia.