A Pompei c'è Spot, il cane robot: scopre nuovi reperti e fa la guardia alla città sepolta

Dotato di sensori e telecamere, l'automa a quattro zampe tiene lontani i tombaroli

Tombaroli e malintenzionati vari, attenti. A Pompei c'è un cane robot che sorveglia la citta addormentatasi quasi 2.000 anni fa dopo essere stata sepolta da un'eruzione del Vesuvio. Si tratta di Spot, il quattro zampe che oltre a fare la guardia a uno dei centri archeologici più importanti d'Italia, si occupa anche di raccogliere e registrare dati, mediante l'utilizzo di una telecamera a 360 gradi, utili per lo studio e la pianificazione degli interventi. 

L'arrivo di Spot fa parte del progetto Smart Pompei, un piano approntato per introdurre le nuove tecnologie nella preservazione del patrimonio culturale di Pompei. Spot, secondo quanto riportato su vari siti specializzati, può muoversi agevolmente su ogni tipo di terreno, toccando zone che l'uomo non può raggiungere. Dotato di numerosi sensori e telecamere, il robot può raccogliere ed elaborare dati utili a pianificare meglio le misure di conservazione del sito e persino fare nuove scoperte. Un altro compito importante affidato a Spot è quello di sorvegliare Pompei durante la notte: il robot dovrà effettuare sopralluoghi nei tunnel clandestini costruiti dai tombaroli per intrufolarsi nel parco e rubare i reperti della storica città distrutta dai lapilli del Vesuvio nel 79 d.c.