Zibido, sasso lanciato dal cavalcavia: "Siamo vivi per miracolo"

Il masso ha centrato la vettura di una famiglia

Isabella Villa mostra il cofano della macchina danneggiato dal sasso lanciato dal ponte

Isabella Villa mostra il cofano della macchina danneggiato dal sasso lanciato dal ponte

Zibido San Giacomo (Milano), 8 maggio 2018 - Torna l’incubo dei sassi lanciati dai cavalcavia: sfiorata la tragedia lungo la provinciale Zibido-Trezzano. "Stavamo rientrando a casa a Trezzano quando abbiamo sentito un grosso colpo. Era un sasso lanciato contro la nostra auto. Per fortuna non ha centrato il parabrezza, siamo sconvolti".

Sono le parole di Isabella Villa, ancora sotto choc per quanto accaduto l’altra sera, quando con il marito e il figlio ha rischiato la vita per quel masso lanciato dal cavalcavia da un gruppetto di teppisti. Isabella Villa viaggiava sul lato passeggero mentre alla guida dell’auto, una Hyundai i20, c’era il marito. Il figlio, invece, si trovava sul sedile posteriore. Stavano tornando a casa, a Trezzano sul Naviglio, dopo una serata tranquilla trascorsa a Casarile. Improvvisamente è accaduto l’impensabile. "Avevamo appena imboccato l’ultimo tratto della provinciale che porta verso Trezzano e appena dopo essere passati sotto il ponte ciclopedonale abbiamo sentito un forte rumore, un colpo secco contro la macchina. Abbiano pensato che si trattasse di un animale e invece abbiamo visto che un grosso sasso aveva colpito il cofano dell’auto. Ci siamo girati e abbiamo notatoo dei ragazzi, forse minorenni, fuggire verso la zona residenziale.

Il masso per pochi centimetri non ha colpito il parabrezza dal mio lato, forse ora non sarei qui a raccontare questo gesto assurdo". Marito e moglie sono risaliti subito sulla vettura e sono entrati nel quartiere residenziale per cercare di individuare i ragazzini che si erano dati alla fuga, ma non li hanno più visti. Il fatto è accaduto intorno alle 23.30 nei pressi del ponte ciclopedonale che collega la zona residenziale al centro cittadino, alle scuole e a varie attività commerciali. "Non siamo riusciti a dormire due notti per la paura di quanto ci è capitato, anche mio figlio è sotto choc - continua la donna -. Proviamo tanta rabbia perché questi episodi violenti non devono assolutamente accadere". La donna ha informato l’amministrazione comunale di Zibido San Giacomo e questa mattina andrà alla caserma dei carabinieri di Binasco (competente territorialmente anche di Zibido) per formalizzare la denuncia.

"Un fatto gravissimo, sono sicuro che i carabinieri porteranno avanti indagini accurate - spiega il sindaco di Zibido, Pierino Garbelli -. Metteremo a disposizione anche i filmati delle telecamere installate nella zona, se potranno servire a rintracciare rapidamente i responsabili. Verificherò anche con l’ufficio tecnico eventuali interventi sul ponte, anche se il parapetto è già molto alto. Inoltre chiederemo un riscontro alla società di vigilanza privata, presente venerdì e sabato dalle 20 alle 6, che abbiamo appositamente incaricato proprio per presidiare la zona dopo i raid vandalici registrati nell’ultimo periodo".