Opera, nel 1994 nasceva la Fondazione Arca: 25 anni per gli altri

L'obiettivo della Fondazione: solidarietà sociale, con attenzione esclusiva a soggetti svantaggiati

I volontari Arca in azione

I volontari Arca in azione

Opera (Milano), 1 giugno 2019 - L'obiettivo di Fondazione Progetto Arca sta tutto nell’articolo 2 dello Statuto: «Solidarietà sociale, con attenzione esclusiva a soggetti svantaggiati». Si parla di tendere la mano ai più deboli, agli ultimi. Come ha sottolineato anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervenuto ieri alla presentazione del Bilancio Sociale all’Abbazia di Mirasole. Un’occasione per celebrare il 25esimo anniversario della onlus e mettere in luce le attività che svolge con oltre mille volontari. «Un’organizzazione che fa inclusione e integrazione», ha commentato Sala, parlando poi di Milano: «La città ha fatto grandi passi su questi temi, grazie alla collaborazione di tutti. Sviluppo e solidarietà devono essere concreti».

Dello stesso parere Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali di Milano: «Nel campo dell’aiuto alle persone in difficoltà e ai senza dimora, Milano spessissimo assume un nome ben preciso: Fondazione Progetto Arca. Voglio solo dire una cosa: grazie». Un ringraziamento sentito, che non arriva solo da politici, ma soprattutto dalla gente comune, da quella che si trova in difficoltà, che allunga la mano e dall’altra parte trova quella di chi lavora con passione. Sono 15.375 le persone fragili aiutate, tra queste ci sono individui senza dimora raggiunti dalle unità di strada (attive h24), famiglie in emergenza abitativa (113 persone durante l’anno) inserite nei programmi di housing sociale, con soluzioni abitative temporanee affiancate da équipe di educatori; richiedenti asilo accolti nei Centri di Accoglienza Straordinaria (le strutture, in totale, hanno offerto il servizio a 6.172 persone).

Non è tutto: all’interno del Progetto Arca c’è anche il sostegno alimentare e il reinserimento lavorativo (163 persone hanno trovato occupazione). Migliaia le ore di assistenza medica, psicologica e legale, oltre a quelle proposte per i corsi di italiano per stranieri che possono anche mettersi a disposizione della comunità con ore di lavoro socialmente utile. L’obiettivo di Progetto Arca non è solo assistere, ma anche consegnare agli ospiti strumenti necessari per responsabilizzarli, far recuperare competenze e autonomia per reinserirsi nella società. Si allontana così l’idea del mero assistenzialismo e “dormitorio”, puntando tutto sulla qualità della vita e su una rinascita personale. «Abbiamo camminato tanto – chiosa il presidente di Fondazione Progetto Arca, Alberto Sinigallia – con passione, entusiasmo, intrecciando le nostre vite con quelle di migliaia di persone».