Troppo caro riscaldare il maniero mediceo che chiude per l’inverno Eppure fa il pieno di visitatori

di ALESSANDRA ZANARDI – MELEGNANO – ULTIMO fine settimana di apertura per il castello mediceo, «che poi, non essendo riscaldato, a partire dal 26 novembre chiuderà per la pausa invernale». L’annuncio...

di ALESSANDRA ZANARDI

– MELEGNANO –

ULTIMO fine settimana di apertura per il castello mediceo, «che poi, non essendo riscaldato, a partire dal 26 novembre chiuderà per la pausa invernale». L’annuncio arriva da Roberto Rossi, presidente della Pro Loco Melegnano, l’associazione che da decenni si occupa della valorizzazione dell’antico fortino e vi organizza le visite guidate. Oggi e domani, ultima chiamata per i visitatori interessati ad esplorare i segreti dell’edificio. I tour nel maniero verranno quindi sospesi, secondo un copione che si ripete ormai da alcuni anni, e riprenderanno ai primi di marzo, dopo una pausa di oltre tre mesi dettata dal fatto che sarebbe troppo oneroso, per il Comune, garantire la climatizzazione dei locali.

Intanto, ha totalizzato un boom di adesioni l’ultima visita notturna al castello, organizzata il 17 novembre dalla stessa Pro Loco con un viaggio nelle stanze meno conosciute del maniero, dai solai alle torri fino alle prigioni. Sono stati 240 i visitatori che hanno risposto all’appello e si sono lasciati incantare dai racconti delle guide storiche, in costume d’epoca.

«TRA I PARTECIPANTI c’erano anche persone venute da fuori città e un gruppo di giovani di Milano che dopo il tour culturale hanno proseguito la serata nei locali di Melegnano – spiega Rossi -. È la riconferma che il castello crea suggestione. Le visite notturne, poi, sono iniziative che attraggono di per sé, come dimostra anche quella organizzata a luglio, dper la Notte Bianca: in quell’occasione i visitatori furono 280».

Il castello di Melegnano è stato costruito a partire dal 1243 per volere di Cattellano Carbone, allora podestà di Milano. L’edificio, con funzioni difensive, è detto «mediceo» perché per secoli è rimasto in capo alla famiglia dei Medici di Nosigia. Nell’immaginario collettivo il fortino ha sempre esercitato un fascino particolare anche per l’ampio repertorio di aneddoti, storie e leggende che vi ruotano attorno.

Oggi è diviso in tre parti: l’area centrale, di proprietà del Comune di Melegnano, è l’unica zona fruibile, mentre l’ala lunga, in capo a Città Metropolitana, e l’ala corta, sempre del Comune, sono al momento chiuse e in attesa di un restyling. L’amministrazione cittadina ha progetti ambiziosi per il castello, che nelle intenzioni dovrebbe diventare un centro di attrazione e un polo culturale permanente. Un obiettivo che si vuole raggiungere anche attraverso un ente ad hoc, la fondazione Medici Marchesi di Marignano. «Giusto pensare in grande, ma senza tralasciare l’ordinario, come le manutenzioni», chiosa il presidente della Pro Loco.