Lacchiarella, blitz degli ambientalisti: "Salviamo l’oasi dall’invasione delle ruspe"

Associazioni sul piede di guerra

La manifestazione degli ambientalisti

La manifestazione degli ambientalisti

Lacchiarella (Milano), 8 gennaio 2019 - Blitz delle associazioni ambientaliste e animaliste all’oasi naturalistica di Lacchiarella per fermare le ruspe e la realizzazione di una pista ciclabile in ghiaia e cemento. Una protesta nata dalla scoperta che in questo sito protetto sarebbero entrati con le ruspe abbattendo decine di alberi ad alto fusto sani, divelto le rete di protezione e creato un camminamento in cemento e ghiaia all’interno dell’oasi. "La nostra azione ha avuto come obiettivo quello di comprendere cosa stia accadendo in questa area Sic (sito di interesse comunitario). Non comprendiamo perché abbiano abbattuto alberi sani e realizzato un percorso in calcestruzzo impattante quando dovevano solo rimuovere gli alberi abbattuti da un forte temporale la scorsa estate - spiega Catia Acquaviva, portavoce di Ape -. Gli enti preposti dovevano limitarsi a mettere in sicurezza l’area e invece sono intervenuti con i piedi di piombo. Ora chiediamo quali siano gli obiettivi e i futuri lavori che vanno condivisi con le associazione ambientaliste. Quello che è accaduto nell’oasi è dovuto a una scarsissima attività gestionale".

"Siamo sorpresi di quello che accade. Il 3 agosto scorso, dopo un nubifragio, sono caduti diversi alberi e l’oasi è stata chiusa per questioni di sicurezza - spiega Giovanni Barchieri della Lac -. Ho effettuato un controllo ed effettivamente c’erano dei pioppi bianchi a terra ed ero certo che stessero effettuando interventi di messa in sicurezza. Poi qualche giorni fa mi hanno chiamato perché hanno notato che qualcosa non andava. I pioppi caduti erano ancora a terra e invece avevano abbattuto, entrando con le ruspe, decine di alberi sani che erano in perfetto stato e in più stanno realizzando una pista ciclabile. Abbiamo presentato una richiesta in Comune di accesso agli atti per capire chi ha autorizzato ed effettivamente sta effettuando i lavori". "Qui dovevano togliere i rovi, ma l’azienda invece ha fatto tabula rasa. Sono entrati con le ruspe - spiega Maurizio Acierno -. I lavori sono in parte stati bloccati e ci sono denunce in corso". L'oasi di Lacchiarella nasce nel 21 marzo del 1979 (giorno dell’inaugurazione) per volere di Giuseppe Vassallo (all’epoca proprietario di metà dell’area), del naturalista Luigi Andena e dell’allora sindaco Gianfranco Giambelli. Diventa subito la palestra di una generazione di ornitologi. Nell’area vengono osservate specie rare come la Bigia padovana, la bigia grossa, la salciaiola tutte nidificanti. Nidificava l’airone rosso, oltre venti coppie di tarabusino e il falco di palude.

"L'intervento posto in essere in questi giorni al di là delle valutazioni tecniche, è uno sfregio a un piccolo gioiello e alla memoria del luogo. L’area misura 37 ettari. Il Parco Sud Milano misura 47mila ettari. È chiedere troppo che una piccola area che ha caratteristiche di naturalità completamente scomparse in una pianura banalizzata, sia trattata con cura - si domanda Filippo Bamberghi, coordinatore guardie Wwf Milano -? Il problema era che i visitatori non dovevano calpestare nulla e per questo è stato fatto un sentiero artificiale? A taluni pare fare paura la terra". Regione, Parco Sud e Comune non erano al corrente della vicenda e stanno verificando gli atti.