MASSIMILIANO SAGGESE
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Rozzano, simulatori e postazioni tecnologiche: un altro anno all’Humanitas University

Inaugurato il sesto ciclo di lezioni

L’inaugurazione dell’anno accademico con l’assessore  Giulio Gallera

L’inaugurazione dell’anno accademico con l’assessore Giulio Gallera

Rozzano (Milano), 6 dicembre 2019 - Inaugurato l’anno accademico di Humanitas University: ospiti d’onore don Dante Carraro, direttore Cuamm - Medici con l’Africa, e Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, con cui l’università rozzanese collabora dal 2018 sul fronte didattico per il Progetto Bangui, nato in seguito all’appello del Papa di aiutare l’ospedale pediatrico del paese centroafricano. All’apertura del nuovo anno accademico sono intervenuti il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il sindaco di Pieve Emanuele Paolo Festa. Il 2019/2020 è il sesto anno di attività di Humanitas University, ateneo dedicato alle Life Sciences integrato con l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, ospedale e centro di ricerca. Dal 2014 il numero di studenti è passato da 100 pionieri ad oltre 1.400 ragazzi.

«Abbiamo avviato nuovi corsi di laurea, ultimo nato MEDTEC School sviluppato con un partner di eccellenza come il Politecnico di Milano. - spiega Montorsi -. Sul fronte della formazione post-laurea, siamo sede di numerose scuole di specializzazione, PhD e Master. Inoltre, il nostro Simulation Center si è appena arricchito del nuovo «Cube», uno spazio di tecnologia e condivisione delle conoscenze dedicato agli specializzandi, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, equipaggiato con le più avanzate tecnologie come simulatori artroscopici e laparoscopia, postazioni per esercitarsi con suture e simulatori per la gestione delle vie aeree e delle emergenze». Ampliare gli orizzonti, le competenze e le sensibilità dei futuri professionisti della salute attraverso la condivisione di esperienze e testimonianze di impegno in parti del mondo molto diverse e critiche, come l’Africa.

Con questa sfida Humanitas University inaugura il suo sesto anno accademico. «Per un ateneo come il nostro, che ha fatto dell’innovazione e della tecnologia un elemento distintivo - spiega Gianfelice Rocca, presidente di Humanitas - quest’apertura di anno accademico focalizzata sull’Africa rappresenta un importante momento di riflessione sulla necessità e la capacità di essere innovativi anche in contesti molto differenti. L’Africa è oggi una frontiera, perché lì vive - e sempre più si concentrerà in futuro - gran parte della popolazione mondiale. È una terra di sfide: demografiche, geopolitiche, sanitarie e di innovazione. Sfide che - mi auguro - i futuri professionisti della salute che formiamo possano cogliere, portando il loro contributo. Penso ad esempio agli studenti di Medtec School e al loro possibile ruolo in una Medicina che, grazie alla tecnologia, trova strade di innovazione che rispondono ai bisogni di un territorio così profondamente diverso dal nostro».