Genova, ponte crollato sull'A10: l'ultimo saluto ad Angela

Corsico, la 58enne morta nella tragedia stava andando in vacanza

I funerali

I funerali

Corsico, 1 settembre 2018 - La ripresa del lavoro, in settembre. La partecipazione alla festa del torrone, a Cremona, con gli amici del Cral o, ancora, la ripresa delle proiezioni al cinema dell’oratorio San Luigi e il suo rinnovato impegno in biglietteria, la domenica pomeriggio. Era piena di appuntamenti, era piena di futuro la vita di Angela Zerilli, la 58enne di Corsico scomparsa nel crollo del cavalcavia Morandi a Genova, lo scorso 14 agosto. Ieri, la commemorazione della sua morte – dopo i fenerali di Stato celebrati a Genova - ha gremito la chiesa di San Pietro e Paolo.

In tanti hanno voluto darle un ultimo saluto in questo ultimo viaggio che la ricongiungerà a mamma Antonietta e papà Michele. Angela, che dopo la morte della madre stava riprendendosi la sua vita, la vigilia di Ferragosto era partita per una vacanza a Uscio, in Liguria. Era stata in dubbio fino all’ultimo, poi si era decisa. Ma, invece che relax, divertimento e riposo, in quel viaggio ha trovato la morte. "Un puzzle che si andava definendo - ha detto il parroco di Corsico don Domenico Sirtori durante l’omelia - e che improvvisamente è andato in frantumi". Eppure quei tasselli che componevano la sua vita ieri c’erano tutti. C’era la sua città, rappresentata dalle istituzioni e dall’intera comunità che, pur non conoscendola, ha voluto ricordarla. C’era la comunità religiosa che frequentava attivamente e c’erano gli amici del coro che hanno cantato per lei. C’erano anche i suoi colleghi di lavoro, l’assessore della Regione Lombardia Bruno Galli che, con la sua delega alla Cultura, era alla guida del settore in cui da anni Angela lavorava. C’erano i parenti, alcuni giunti dalla Sicilia, altri residenti a Corsico, che hanno seguito l’iter del riconoscimento, i funerali di Stato e ieri, erano lì presenti. C’erano anche gli amici, i compagni di scuola, le compagnhe della 5H.

"Quando ho saputo la notizia ho provato rabbia. Rabbia per quegli uomini che dovevano garantire la sicurezza di noi cittadini e che per colpa o superficialità non lo hanno fatto - spiega il sindaco Filippo Errante che ha dichiarato lutto cittadino e ha inviato una delegazione ai funerali di Stato -. Oggi quella rabbia deve lasciare spazio alla memoria che deve accompagnare ciascuno di noi nel ricordo di Angela che, anche in quell’ultimo tragico giorno, era con la sua compagna di sempre, la gatta Ginevra". Dopo l’intervento delle autorità civili, la funzione religiosa. "L’orizzonte è quello della Pasqua - ha detto don Domenico Sirtori - la vittoria di Cristo sulla morte".

Il parroco ha poi ricostruito gli ultimi spostamenti della donna, il dramma vissuto dai parenti che, "nelle tenebre di quei giorni, hanno trovato il conforto e il supporto degli altri familiari: aiutarsi vicendevolmente consola". Come la richiesta dei parenti al presidente Mattarella "ora tocca a voi, tutti insieme, fare chiarezza". Un segnale di luce importante per chi ha perso la vita e per chi è ora nel dolore. Una preghiera è stata rivolta anche a Henry Diaz, il 30enne di origine colombiana che guidava l’auto su cui Angela e Ginevra viaggiavano prima di cadere nel vuoto.