Cineteatro Eduardo a Opera, il direttore: "Senza fondi, presto chiudiamo"

Sempre più concreti i rischi della serrata definitiva: "Ci sentiamo abbandonati"

Antonio Ricchiuti gestisce il cinema teatro Eduardo e la compagna teatrale Tutti all'opera

Antonio Ricchiuti gestisce il cinema teatro Eduardo e la compagna teatrale Tutti all'opera

Opera (Milano), 9 maggio 2020 - Il mondo dello spettacolo, del ballo, della danza,dei teatri e gli addetti ai lavori lanciano un grido di aiuto. "Qui siamo chiusi dal 23 febbraio" nessuno ci aiuta e soprattutto non intravediamo la luce in fondo al tunnel. A parlare è Antonio Ricchiuti direttore artistico di Tutti all’Opera e gestore del cinema teatro di Opera, e di altre due strutture, una a Peschiera Borromeo.

"Il 23 febbraio è arrivata la disposizione di chiusura e abbiamo abbassato le serrande dei teatri. E’ il 78esimo giorno di chiusura anche delle due scuole di teatro. All’inizio abbiamo aderito alle iniziative per mettere in rete l’arte e siamo andati avanti facendo lezioni online. Eravamo coscienti dell’emergenza e i miei allievi sono stati fantastici, perché su 620 forse 3 non hanno aderito alle lezioni online. Avevamo investito molto nella stagione teatrale e il cinema che stava funzionando benissimo ma ora è tutto fermo e qui non lavora più nessuno. Così il teatro muore, specie in periferia dove lavorano grandi artisti. II Governo doveva prevedere aiuti per la nostra categoria anche perché quello che viene messo in campo solo ora, rischia di cancellare il nostro mondo". Ieri alle 21 il cinema teatro Eduardo ha aderito alla proposta di Agis Lombardia con l’accensione delle insegne, a Opera con luci tricolori.