Polveriera Inter fra tifosi in rivolta, difficoltà finanziarie e società in vendita

Ambiente nerazzurro surriscaldato in vista di una sfida già decisiva con la Roma a San Siro fra 8 giorni

Steven Zhang proprietario dell'Inter

Steven Zhang proprietario dell'Inter

C'è del fuoco che arde sotto la cenere nerazzurra e che rischia di surriscaldare ulteriormente il clima di tutto l'ambiente interista diventato bollente dopo le ultime sconfitte in campionato. Ad otto giorni dal match-verità con la Roma, per il quale si annuncia l'ennesimo "sold-out" a San Siro (poche centinaia, invece, i biglietti ancora disponibili per la successiva sfida di Champions League col Barcellona), c'è grande tensione, nonostante l'incontro dei giorni scorsi che ha coinvolto la proprietà, la dirigenza e il tecnico Simone Inzaghi. E non solo nello spogliatoio, in questi giorni semivuoto per gli impegni di molti calciatori con le varie nazionali (Lukaku e Calhanoglu lavorano per tentare il recupero) ma fino a pochi giorni fa pieno di musi lunghi e calciatori arrabbiati, ma soprattutto in viale della Liberazione.

Nel mirino il giovane presidente cinese, contro il quale, a poca distanza dallo stadio, sono comparse scritte "Zhang vattene". Lo stesso messaggio contro la presidenza è stato pubblicato su l'Urlo della Nord, pagina Facebook gestita da ultrà nerazzurri dopo una riunione tenutasi nella serata di giovedì al "Baretto" vicino San Siro, luogo di ritrovo abituale della Curva. Da quanto emerso, la parte più calda del tifo nerazzurro avrebbe deciso per un cambio di rotta nei confronti della proprietà, perché "stufa di vedere sessioni di mercato condizionate dalle esigenze di bilancio e non basate sulle necessità sportive della squadra".

Ma la Nord, riconoscendo l'impegno e l'ottimo lavoro di Marotta e Ausilio nell'allestire la miglior rosa possibile da mettere a disposizione del tecnico, se la prende invece con Suning e con i giocatori, congedati alla fine del passato campionato con cori e applausi nonostante lo scudetto perso per due punti.

Perciò anche i calciatori, a detta del popolo della curva, ritenuti responsabili di un avvio di stagione in cui non sono arrivate le risposte sperate. Non si escludono perciò forme di contestazione nelle prossime partite, a cominciare da Inter-Roma.

Ma nella lunga e complicata giornata di Steven Zhang, si sono rincorse anche indiscrezioni e possibili scenari futuri riguardanti la Proprietà, dopo le voci dei giorni scorsi che confermavano la ricerca di possibili acquirenti grazie anche all'intermediazione di Goldman Sachs.

Nei salotti milanesi si sussurra addirittura che entro fine novembre potrebbero esserci clamorose novità, ma c'è pure chi è convinto che Zhang avrebbe rifiutato recenti proposte di cessione della maggioranza perché sul piatto c'era una cifra ben inferiore rispetto a quella richiesta, 1,2 miliardi di euro.  

A tutto ciò si aggiungono le notizie provenienti da fonti finanziarie e giudiziarie e che coinvolgono sempre il presidente dell'Inter: la scorsa settimana sono scaduti i termini per presentare ricorso a Hong Kong contro la sentenza che gli ha dato torto nella causa intentata da alcune banche cinesi, intenzionate a recuperare 255 milioni di dollari di prestiti e un’obbligazione inadempiente che aveva garantito ("falsità e ignoranza", si era difeso Zhang, rinnegando l'operazione). Sono state attivate le azioni esecutive dopo l'istanza depositata il 27 luglio in sede civile e assegnata alla sezione specializzata per le Imprese, di annullare il verbale del CdA del club milanese con il quale si stabilisce che Zhang non riceve compensi per l’incarico. La prima udienza è già stata fissata il prossimo 8 marzo 2023 davanti al giudice Alima Zama.