
Atleti e paratleti partecipanti ai prossimi Giochi Invernali del 2026 e tanti campioni azzurri insieme all’evento “Sognando Milano-Cortina“
La stagione degli sport invernali si è chiusa, eppure non c’è troppo tempo per il riposo dato che nell’aria c’è la magia dei cinque cerchi e non solo. Il prossimo anno sarà infatti quello delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina. Allianz, Partner Mondiale dei Movimenti Olimpico e Paralimpico internazionali fino al 2032 ha così presentato a Milano il progetto "Sognando Milano Cortina 2026. Sulle spalle dei Giganti", insieme ai 6 atleti e paratleti che saranno gli Ambassador della Compagnia in Italia per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 e alle leggende azzurre che hanno fatto la storia dello sport italiano.
Tra gli sportivi selezionati, tanti lombardi come il duo del pattinaggio composto da Sara Conti e Niccolò Macii, il paralimpico Giuseppe Romele, la valtellinese Martina Valcepina, velocista del pattinaggio e il brianzolo Nicolas Memola, allenato dalla mamma e da Barbara Fusar Poli. "La Conosco da quando sono nato, nei miei primi ricordi sul ghiaccio c’è lei. È un enorme onore, perché è stata una delle più grandi atlete del nostro del nostro sport e la sua presenza mi aiuta tanto, soprattutto a capire come gestire la gara, l’allenamento. Mi fa piacere anche perché ho passato la mia infanzia con sua figlia: facevamo latino americano siamo andati addirittura ai campionati italiani a Rimini, è quasi come restare in famiglia".
Dall’altro lato c’è la mamma russa che lo segue: "Ho trovato un equilibrio con entrambe, prima non era così prima avevo molte discussioni con mia mamma, soprattutto nel periodo adolescenziale... è stato difficile. Ora abbiamo capito come far funzionare tutto e va a gonfie vele non c’è un momento in cui mi sento perso". A dirlo anche i frutti raccolti in questa stagione, con l’argento all’Europeo. Memola però è molto severo e non si dà un voto alto "Mi do un cinque, ho iniziato a giugno: mi sono rotto una caviglia, pensavano che dovessi stare fuori sei mesi. Poi, dopo un mese ero di nuovo in pista non ho dovuto essere operato mi ha seguito il dottor Panzeri che ha operato Federica Brignone e il dottor Tornese della nazionale. Ho iniziato in salita: non riuscivo a rendere, in gara ero insicuro. Verso i campionati italiani, ho iniziato a potermi allenare meglio, ma sotto antidolorifici. Poi sono rientrato in forma ed è diventato tutto semplice. La prima metà è stata dura e la seconda fantastica: sono contento di non aver mollato".
Memola, come ogni atleta del progetto verrà affiancato da una leggenda e per lui non poteva che essere proprio Barbara Fusar Poli, mentre il suo ex partner sul ghiaccio, Maurizio Margaglio seguirà Conti e Macii. "Avere una Olimpiade in casa – dice l’allenatrice – è strepitoso. Per loro è un’opportunità unica. Io aiuto la mamma di Nicolaj, il suo entusiasmo sul ghiaccio è quello che avevo io da giovane, ha voglia di fare cosa che mi spinge a voler lavorare con lui. È giovane, può crescere".
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