
Alessandro Nesta, allenatore del Monza oggi ospite della Juventus
Il rompete le righe è di fatto partito settimane fa, la retrocessione in Serie B è praticamente certa e le voci sul futuro societario imperversano giorno dopo giorno. Ma il Monza e il suo tecnico Alessandro Nesta vogliono provare ad onorare fino in fondo questi ultimi scampoli di permanenza nella massima serie. A partire dalla difficilissima trasferta odierna, ore 18 a Torino, contro la Juventus. I bianconeri, ko a Parma mercoledì, puntano al riscatto per mantenere vive le chance di entrare in Champions League. I brianzoli, senza vittorie dal 13 gennaio, sono chiamati dunque all’impresa. In caso di sconfitta all’allianz e di concomitante successo del Lecce a Bergamo, anche l’aritmetica non darebbe più alcuna speranza ai biancorossi.
Tuttavia la buona prestazione vista la scorsa settimana contro il Napoli capolista fa ben sperare Nesta: "Abbiamo perso, ma la squadra ha fatto vedere che c’è. Dobbiamo fare una prestazione simile. Abbiamo il dovere di provarci anche perché non vogliamo essere la peggior squadra retrocessa di sempre".
Oggi però il tecnico biancorosso, come spesso nel corso dell’anno, deve fare i conti con parecchi indisponibili. Oltre al lungodegente Pessina e agli altri già noti infortunati Zeroli, Keita, D’Ambrosio, Izzo si sono aggiunti anche i forfait più recenti di Ganvoula e Gagliardini. Emergenza quindi quasi totale in ogni reparto. In attacco, accanto a Mota, ecco Caprari, a centrocampo si rivede Castrovilli, mentre in difesa sono confermati Pereira, Caldirola e Carboni che non avevano sfigurato contro Lukaku e compagni.
Ma, come detto, il futuro in casa Monza è già cominciato e lo stesso allenatore fa i primi bilanci: "Questa stagione mi lascia tanto, ho affrontato i migliori d’Italia e nonostante le sconfitte quello che è il mio pensiero penso sia stato sufficiente. Non è un rimpianto essere venuto qua. Anche l’esonero non è un rimpianto. Il rammarico è che potevamo fare più punti all’inizio della stagione, quando la squadra era più forte, magari anche il mercato di gennaio sarebbe stato diverso. Invece abbiamo perso giocatori importanti".
E sul suo, di futuro, resta abbottonato nonostante molte voci lo diano lontano dalla panchina biancorossa: "Non parlo adesso, quando finisce la stagione comunico tutto. L’anno prossimo sarà un anno importante per il Monza. Cosa succederà lo dirà il tempo e altre persone, non io".
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