REDAZIONE SPORT

Lecco, Di Nunno crede nel campionato cadetto: "Avremo ragione al Tar e ho un socio"

Il Lecco cerca giustizia al Tar per riprendersi la Serie B. Il presidente del Coni regionale e il patron Paolo Di Nunno sostengono la causa, mentre il Tar deciderà se la violazione dei termini perentori stabiliti dal Coni sarà riconosciuta.

Lecco: Di Nunno crede nel campionato cadetto, "Avremo ragione al Tar e ho un socio"

Il Lecco non molla, cerca giustizia al Tar per riprendersi la Serie B e rilancia! Nel ritiro del Lecco a San Vincent ieri c’è stata la visita del primo cittadino lecchese Mauro Gattinoni, accompagnato dagli assessori Emanuele Torri e Giovanni Cattaneo, che ha confermato il suo appoggio alla società. "L’idea che stiamo portando avanti per far valere il merito sportivo è una battaglia di principio – ha detto Gattinoni - e in questo non possiamo tirarci indietro: la città non può essere privata di questo risultato ottenuto sul campo". E ieri il presidente del Coni regionale Marco Riva, lecchese e tifoso, aveva ribadito la sua intenzione di battagliare per "far valere quel che è stato conquistato sul campo". Ma ieri è tornato a parlare anche il patron Paolo Di Nunno (nella foto) che ha ringraziato "tutta la città di Lecco per quel che sta facendo". Inevitabilmente si è tornati sulla vicenda "promozione in B" visto che tra poco ci sarà la sentenza del Tar sul ricorso che il Lecco proporrà per l’esclusione dalla B decretata dal CONI che ha accolto il ricorso del Perugia. "Noi pensiamo che il Tar ci darà ragione – dice Di Nunno -, il Perugia sta dicendo solo bugie… Noi siamo convintissimi che in questa causa c’è stato qualche errore. Quello che si è vinto sul campo non può essere tolto per far "vendere" il Perugia in serie B. Loro hanno i soldi… io sto cercando un socio e penso di averlo trovato". Di Lecco? "No, americano". Chi è? "Non tratto se non ho la certezza della B". Sulle motivazioni che hanno portato il Collegio di Garanzia del Coni all’accoglimento del ricorso del Perugia c’è poco da dire. L’organismo del Coni ha ribadito "la violazione del Lecco dei termini perentori stabiliti dal comunicato ufficiale del 9 novembre 2022". Ora la palla passa al Tar.

Fulvio d’Eri