FABRIZIO CARCANO
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L’Atalanta non va oltre il punto. Dea, il turnover non dà energia. Il Cagliari impone il pari senza reti

di Fabrizio Carcano BERGAMO Un altro pareggio per l’Atalanta. Il quinto nell’ultimo mese e mezzo per la Dea, bloccata al Gewiss sullo...

Il difensore dell’Atalanta, Isak Hien, in marcatura su Roberto Piccoli, punta del Cagliari ma bergamasco di nascita e cresciuto nel settore giovanile della Dea

Il difensore dell’Atalanta, Isak Hien, in marcatura su Roberto Piccoli, punta del Cagliari ma bergamasco di nascita e cresciuto nel settore giovanile della Dea

di Fabrizio CarcanoBERGAMOUn altro pareggio per l’Atalanta. Il quinto nell’ultimo mese e mezzo per la Dea, bloccata al Gewiss sullo 0-0 da un Cagliari bravo a barricarsi nel suo bunker difensivo. Padroni di casa frenati a livello offensivo dalle assenze prolungate di Lookman e Maldini. Assenze che stanno pesando nel gioco, ma anche nelle rotazioni di una squadra che da settembre sta giocando due gare alla settimana. E inevitabilmente deve fare turnover. Gasperini ieri lo ha fatto, in vista della partita di martedì sera di Champions contro il Bruges, regalando una giornata di riposo ai veterani Djimsiti e Zappacosta, una settantina di minuti in panchina a De Roon e Ederson, un tempo a De Ketelaere e 35’ a Retegui. Spazio per la sua prima gara da titolare al ventunenne Sulemana e negli ultimi 35’ a Palestra (2005) e al ventenne bomber dell’Under 23, Vanja Vlahovic, 15 gol in C, alla terza presenza in A.

L’Atalanta ha fatto la partita, spingendo ottanta minuti su novanta, il Cagliari ha fatto la sua gara, difensiva, chiudendosi bene con pochissime sbavature, provando poi a salire con le sponde del centravanti bergamasco Piccoli, che si è sacrificato facendo reparto da solo. Punto d’oro per i rossoblu di Nicola, punto che serve a poco all’Atalanta, terza a 51, nella rincorsa a Inter e Napoli. Nerazzurri che nel secondo tempo hanno costruito tanto, trovando anche una rete in mischia su corner con Brescianini, annullata per carica di Posch sull’uscita di Caprile, prima di un assedio finale con tre nitide occasioni di De Ketelaere (rasoiata deviata dal salvifico polpaccio di Mina in corner), con Vlahovic (murato da Caprile) e con Pasalic che ha sparato a lato. "Siamo andati vicini al gol con alcuni episodi. Abbiamo dominato a lungo la partita, abbiamo fatto il massimo. Questa squadra - ha analizzato Gasperini nel dopo partita - ha sempre fatto molti gol, ma nelle ultime settimane si è trovata a giocare in attacco con molti centrocampisti e questo ha ridotto quella che è sempre stata la nostra arma vincente. Pasalic, Samardzic, Cuadrado e Brescianini si adattano, ma non sono attaccanti e hanno caratteristiche da centrocampisti". Meglio la Dea della ripresa. Nel primo tempo la squadra bergamasca ha faticato a inquadrare la porta, penalizzata dalla giornata opaca di Retegui. De Ketelaere ha alzato il ritmo offensivo, ma senza Lookman e con l’uscita di Retegui non ha trovato punti di riferimento, fino ai dieci minuti conclusivi. In mezzo una fiammata intorno al 70’ del Cagliari, che ha trovato un filotto di azioni consecutive pericolose, prima di tornare a chiudersi dietro alla sua barricata, con un Mina invalicabile. "Per noi sono due punti persi, se giochi in casa contro il Cagliari e vuoi stare sopra con i migliori devi vincere queste partite", ha ammesso alla fine il capitano nerazzurro Marten De Roon.

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