MATTIA TODISCO
Sport

La corsa scudetto. Inzaghi può esultare:: "È stata una prova di forza ma il campionato è lungo»

Il tecnico si gode una serata magica: "Era la terza trasferta in una settimana. Serviva una gara così. Vincere a Napoli ci rende felici e non era scontato . C’è ancora tanto lavoro da fare come in questi tre mesi e mezzo".

Grande soddisfazione per Simone Inzaghi dopo la vittoria dell’Inter al Maradona, in uno stadio storicamente ostico per i nerazzurri. "Nel primo tempo - commenta il tecnico - eravamo partiti bene e avevamo segnato un gol annullato a Thuram per pochissimo. Avevamo di fronte i campioni d’Italia, ma la squadra è stata bravissima. Abbiamo rischiato, ho fatto i complimenti ai ragazzi perché era la terza trasferta in pochi giorni. Vincere a Napoli in questa maniera ci rende felici anche se sappiamo che siamo ancora alla quattordicesima giornata. Avevamo messo in conto di poter soffrire un po’ in questa partita, sapevamo che il Napoli va tenuto lontano dall’area e infatti il quarto d’ora in cui abbiamo sofferto di più è quello in cui ci siamo abbassati un po’ troppo. L’Inter ammazzacampionato? Ora leggeremo che non abbiamo rivali e probabilmente mercoledì scorso sul 3-0 si stavano preparando altri articoli...".

Il successo riporta i nerazzurri in vetta, conferma l’ottimo trend in trasferta e allontana una potenziale avversaria per la corsa scudetto. "Una prova di forza - dice ancora Inzaghi - Abbiamo perso presto De Vrij, avevamo Pavard e Bastoni a casa. Carlos Augusto non faceva il “braccetto“ in difesa da un anno e mezzo. Avevo Bisseck ma non volevo spostare Darmian da quella posizione. Lautaro-Thuram come Milito-Eto’o? Come caratteristiche assolutamente. Milito ed Eto’o hanno fatto la storia del club, Lautaro la sta facendo da tanti anni e Marcus è arrivato con tantissima fame. Deve continuare così, non dimentico che alle loro spalle sono tornati due giocatori come Sanchez e Arnautovic che anche mercoledì scorso ci hanno dato una grande mano".

La squadra ha dovuto anche superare una serie di difficoltà. "Abbiamo cambiato tantissimi giocatori, avevamo la speranza di poter fare bene perché vedevamo lavorare da luglio tutti i giocatori - continua l’allenatore dei nerazzurri -. Poi purtroppo capitano gli infortuni e devi rimediare in qualche modo, come è successo proprio in questa partita con Carlos Augusto che è stato bravissimo. Ovviamente la speranza è riuscire a mettere dentro Bastoni la prossima settimana contro l’Udinese. Vedremo come staranno sia De Vrij che Dumfries ma sul primo c’è un po’ più di pessimismo oggi".

Particolarmente felice Nicolò Barella, che ha firmato la sua prima rete tra campionato e Champions di quest’anno. In più ha servito un assist a Calhanoglu in occasione della firma che ha sbloccato l’incontro. "Il Napoli è campione d’Italia per un motivo, sono fortissimi. Era giusto soffrire ma abbiamo dimostrato che vogliamo far bene e lottare fino alla fine - dice il centrocampista azzurro al termine dell’incontro parlando ai microfoni di Dazn -. Il primo gol stagionale? Posso solo ringraziare i compagni, ero in un momento difficile dove non mi riuscivano le giocate. Questo gol è per loro, per la mia famiglia e le mie figlie. L’assist per Calhanoglu? Gol e assist sono combinazioni tra due giocatori, sono contento sia entrato il suo gol e anche il mio e quello di Thuram. In ogni caso il campionato è lungo, lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle perché nelle ultime due stagioni uno non lo abbiamo vinto e l’altro lo abbiamo perso... La Juve che abbiamo incontrato settimana scorsa è forse la squadra più difficile da affrontare, qui al Maradona c’erano più spazi e ci siamo esaltati".