
Il Brescia, dopo il debutto vittorioso in campionato contro il Tavagnacco, torna in campo alle 15 a Cesena È chiaramente ancora presto per stilare un bilancio ma le sensazioni che si respirano in casa Leonessa sono buone. La presidente Clara Gorno, subentrata due anni e mezzo fa alla gestione Giuseppe Casari, conta di rilanciarne le ambizioni e, a giudicare dal lavoro sin qui svolto e dagli attestati ricevuti, sembra ci stia proprio riuscendo.
Il 12 settembre scorso, infatti, le hanno conferito il Broletto d’Oro durante la cerimonia di premiazione della Rondinella d’Oro 2023 e, sempre recentemente, è stata nominata nel Consiglio direttivo della Divisione Serie B. "L’essere autentici e riuscire a non snaturarsi credo siano qualità importanti. Essere coerenti con quanto si afferma, poi, è un grande pregio non solo nel mondo del calcio ma anche nella vita. Chiaramente sono attestati che mi gratificano e che mi convincono sempre di più di aver intrapreso la strada giusta". Nello spogliatoio il clima è sereno e c’è la voglia di dare il massimo in tutte le gare.
"La mia sensazione è che combatteremo fino alla fine con le grandi favorite come del resto avvenuto nel mio primo anno da presidente quando abbiamo lottato sino alla fine e per un punto non abbiamo vinto il campionato. È vero che la palla è imprevedibile ma quest’anno ho una certezza in più: ho trovato un mister che insegna calcio e che ha una mentalità da vero professionista a prescindere dall’esperienza maturata. Siamo una squadra giovane con tante bresciane tornate alla base e lui si sta prendendo cura di queste giovani donne per cui sono sicura che ci regaleremo delle belle soddisfazioni".
Considerata la sua storia e appurata la sua naturale inclinazione per il sociale che l’hanno portata non solo a diventare cooperante internazionale in diverse ONG ma anche a fondare nel 2007 Dharma Onlus - l’associazione benefica il cui scopo è realizzare progetti socio sanitari nei paesi in via di sviluppo per donne e bambini che non hanno alcun diritto costituzionale - le analogie con il mondo femminile sono moltissime anche se il suo approdo nel mondo del calcio non era certo scontato.
"È curiosa la storia che mi ha portata a ricoprire questo incarico. A volte mi chiedono chi me lo ha fatto fare ed ogni tanto, devo ammetterlo, me lo chiedo anch’io. Però credo sia un ruolo importante il mio anche da un punto di vista sociale prima che sportivo: da quando sono arrivata siamo passati da 75 giocatrici a quasi 200 ed è un aspetto questo che mi gratifica molto. La solidarietà femminile ha giocato un ruolo importante in questo consolidamento societario ed è probabile che quest’anno allestiremo anche delle doppie squadre proprio per accogliere tutte le piccole donne interessate alla pratica del calcio. Così come reputo strategico il ruolo della gentilezza, per cui combatto da sempre, perché ritengo sia una dote in grado di cambiare il mondo".
Tommaso Revera