Milan-Tottenham, la notte di Londra è rossonera: 0-0 e il Diavolo conquista i quarti di Champions

Undici anni dopo il Diavolo entra tra le top 8 di Europa grazie all'1-0 dell'andata: super Maignan nel finale, palo di Origi

L'esultanza dei giocatori del Milan alla conquista dei quarti di Champions

L'esultanza dei giocatori del Milan alla conquista dei quarti di Champions

La notte più importante della stagione rossonera è finalmente arrivata: il Milan vuole conquistare il pass per i quarti di finale (impresa riuscita l’ultima volta nella stagione 2011/12) e per farlo è chiamato a fare la prestazione perfetta in casa del Tottenham di Antonio Conte: l’1-0 dell’andata firmato Brahim Diaz dà un piccolo vantaggio alla truppa di Pioli e, alla fine, dopo una gara di sofferenza, il Diavolo si fa bastare lo 0-0 e vola ai quarti.  

In campo

Pioli recupera Giroud, dopo la febbre di ieri, Brahim Diaz e Leao, squalificato nel ko di Firenze e a centrocampo, accanto a Tonali, opta per Krunic al posto di Bennacer. Conte si affida alla velocità di Son e alla qualità di Kane: in campo gli ex 'italiani' Kulusevski, Romero e Perisic. A centrocampo gioca Skipp con Hojbjerg.

Personalità

In virtù della scomparsa di Italo Galbiati, storico vice di Fabio Capello durante tutta la carriera, Milan e Tottenham scendono in campo entrambe con il lutto al braccio: il match è iniziato con dieci minuti di ritardo, su richiesta del Milan, a causa dell’arrivo posticipato di entrambe le squadre allo stadio per colpa del traffico londinese.

Il direttore di gara Turpin dà il fischio d’inizio e il Diavolo parte con il piglio giusto mentre i padroni di casa puntano sul possesso palla: al 13’ Tonali pesca Theo Hernandez che poi, al momento del traversone, viene fermato da Romero ma bellissima azione rossonera in velocità, mentre due minuti dopo il Milan conquista un calcio di punizione da posizione centrale ma lo schema messo in atto porta al destro di Messias la cui mira, però, è sbagliata.

Al 24’ il Tottenham prova a rispondere con un cross di Son ma la palla si perde oltre il secondo palo mentre il Diavolo gestisce con sicurezza il pallone e alla mezz’ora è ancora Messias, servito da Leao, a lasciare partire il mancino ma la conclusione è altissima. Al 35’ Maignan devia con tempismo il cross basso di Kane dalla destra compiendo il primo vero intervento del match: al 42’, su cross di Kulusevski, Perisic colpisce debolmente di testa facilitando la presa del portiere francese. Si chiude così un ottimo primo tempo della truppa di Pioli che non rischia nulla chiudendo tutti varchi a un Tottenham che non riesce a sviluppare la sua manovra e a trovare sbocchi per attaccare la profondità.

Obiettivo centrato

Conte e Pioli non effettuano cambi nell’intervallo e il match riprende con gli stessi 22 del primo tempo: al 51’ il Milan sfiora il vantaggio con una ripartenza fulminea con Brahim Diaz che calcia ma Forster si supera con i piedi, poi la successiva conclusione di Theo viene murata e, infine, il destro di Leao termina sul fondo.

Uno spento Perisic lascia il campo a Pedro Porro mentre al 55’ Messias è costretto ad abdicare per un problema al flessore, al suo posto entra Saelemaekers: il Tottenham alza decisamente il pressing e al 60’ conquista per un fallo di Tonali un calcio di punizione da posizione interessante ma il tiro di Porro colpisce la barriera, mentre tre minuti dopo Hojbjerg impegna Maignan che devia in angolo la sua conclusione angolata.

I rossoneri rispondono poco dopo in ripartenza con Brahim che serve Leao ma il suo destro di prima viene respinta da Davies mentre poco dopo è Giroud a farsi murare da Forster. Richarlison per Emerson è la scelta di Conte al 70’ mentre il Diavolo ci riprova con Leao su verticalizzazione improvvisa di Thiaw ma il portoghese calcia sopra la traversa sprecando malamente.

La pressione inglese non accenna a rallentare ma la difesa rossonera è attenta e al 76’ Romero, già ammonito, viene espulso per un brutto fallo in ritardo su Theo Hernandez: Tottenham in 10, Pioli opta per Bennacer al posto di Brahim Diaz e per Origi al posto di Giroud mentre Conte sceglie Sanchez per Kulusevski. All’83’ gli ospiti potrebbero chiudere i giochi con Tonali ma il numero 8 si fa chiudere da Davies ingenuamente, e tre minuti dopo è Bennacer e impegnare Forster dalla distanza.

Rebic per Leao è la mossa finale di Pioli prima dei sei minuti di recupero concessi da Turpin in cui succede di tutto: prima Maignan compie un vero miracolo su Kane, poi in ripartenza Origi, servito da Theo, solissimo colpisce in pieno il palo. Non c’è più tempo e dopo 11 anni il Milan ritrova i quarti di finale di Champions League grazie a una gara di sofferenza, lucidità e attenzione.