
Francesco Acerbi, 37 anni, dopo la rete decisiva realizzata contro il Barcellona
MILANO Nella testa del “veterano“ Francesco Acerbi si è acceso un campanello d’allarme. Se il grande obiettivo del mercato interista è Giovanni Leoni, promosso anche dal vicepresidente Javier Zanetti ("(È un giovane davvero interessante. Vediamo se ci sarà qualche possibilità...") ci sarà chi dovrà pure fare spazio al giovane talento del Parma. Il rischio è che sia uno tra l’esperto azzurro e Stefan De Vrij, sebbene ad oggi entrambi abbiano ancora un anno di contratto e la volontà di onorare gli accordi.
Vero, nemmeno l’olandese è un giovincello (33 anni), ma Acerbi viaggia verso le trentotto candeline da spegnere a febbraio e nell’ultima stagione è stato fuori per tre mesi consecutivi. Qualche preoccupazione sulla sua tenuta c’è, considerando che il calendario di un top club non è quello di una società di fascia media. Si viaggia a una sessantina di partite l’anno e uno dei primi obiettivi è la continuità di presenze e di rendimento.
Ad oggi l’Inter è impegnata più in uscita che in entrata, sebbene in operazioni che riguardano giocatori molto più ai margini del progetto. Da Stankovic a Sebastiano Esposito e poi Buchanan e Palacios, tutti depennati dalll’ultima lista Champions League. Poi si passerà a chi in quell’elenco c’era e potrebbe comunque lasciare, per esempio l’eterna scommessa Asllani e appunto Acerbi.
Va considerato un fattore: tra i 23 comunicati all’Uefa lo scorso gennaio c’era Arnautovic, sostituito da Bonny, mentre nessuno degli altri 22 ha ancora fatto spazio a Sucic e Luis Henrique. Per questo la società sta cercando di cedere l’albanese e valuterà l’avvenire di altri elementi. Se verrà acquistato Leoni (il Parma non fa sconti e chiede sempre 40 milioni), sarà proprio perché a fare i bagagli toccherà ad Acerbi, che non garantisce introiti importanti, ma può alleggerire il bilancio di uno stipendio da 1,5 milioni netti. I soldi per il cartellino del parmense arriverebbero dagli “esuberi”: considerando che Calhanoglu dovrebbe restare, non c’è bisogno di fare accantonamento per Ederson.
D’altronde la linea tracciata da Oaktree è chiara ed era stata annunciata da Marotta in più occasioni. Nessuna rivoluzione, ma un ringiovanimento sì. E infatti sono entrati in rosa due ragazzi di 21 anni e uno di 23, oltre al rientro del ventenne Pio Esposito, che essendo cresciuto nel vivaio interno non toglierà posti in lista a nessuno (mentre Valentin Carboni è passato al Genoa in prestito secco). Leoni, di anni, ne ha addirittura 18. Meno della metà di Acerbi, che nonostante le molte primavere già alle spalle si è regalato all’Inter una sorta di seconda carriera. Arrivato su forte pressione di Inzaghi per rimpolpare un reparto difensivo ridotto all’osso, ha disputato due finali di Champions League, vinto uno Scudetto (segnando nel derby decisivo per il trionfo finale) e si è ritagliato una notte da eroe, quella indimenticabile vissuta a San Siro contro il Barcellona. Comunque andrà, non sarà stato un passaggio inosservato.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su