
Daniele Colombo, Category Manager area Beverage Esselunga
Ordini in tutta Italia, 2.500 referenze proposte online tra vini italiani, esteri e distillati, selezione frutto del meticoloso lavoro realizzato in collaborazione con oltre 650 aziende produttrici. Enoteca Esselunga, e-commerce riservato al mondo del vino e dei distillati, è il risultato di una storia che ha radici profonde: già negli anni ’80 Esselunga per valorizzare la propria selezione di etichette usava nei negozi scaffali di colore verde per distinguere i vini da altre categorie di prodotto. E a fine anni ’90 nel negozio di Casalecchio fu inaugurata un’area in cui le bottiglie venivano posizionate non solo in verticale, ma anche inclinate. Terzo step, nei 109 negozi Esselunga e nei 10 caveaux del format laEsse l’enoteca ha una sua forte identità con un sommelier a disposizione dei clienti. E il servizio di consegna a domicilio “Esselunga a Casa” ha permesso di implementare l’offerta con la sezione Grandi Vini. Ora, Enoteca Esselunga, avventura cominciata da fine 2023. Affidata alle cure di Daniele Colombo, Category Manager area Beverage Esselunga.
Dottor Colombo, quali sono i vini più venduti?
"Il 98% delle vendite è composto da vini italiani. D’altronde, siamo primi produttori al mondo e negli ultimi 20 anni la qualità è aumentata notevolmente. I numeri di Enoteca Esselunga ci soddisfano, abbiamo chiuso il 2024 con oltre 66mila ordini, copriamo tutta Italia, dalle Dolomiti alla Sicilia".
Avete anche un canale “winetube“ e un blog dedicato alla cultura del vino. Quale messaggio volete mandare?
"Ci piace raccontare realtà che magari non fanno i numeri delle “big“, le quali si raccontano da sole, ma sono fondamentali per l’Italia. Ci piace essere di aiuto a queste cantine di alta qualità e dalle storie meravigliose. D’altronde, questo canale di consegne ovunque in Italia nasce anche per loro: se devo mettere un vino sullo scaffale dell’Esselunga ho bisogno di grandi produzioni, con Enoteca Esselunga abbiamo 2.500 etichette diverse, soprattutto di piccole cantine radicate sul territorio e di grande tradizione. Tanto che nel 99% dei casi le bottiglie vendute online non si sovrappongono a quelle del negozio fisico. Sono due canali diversi e complementari".
E i gusti dei clienti come stanno evolvendo?
"Le bollicine sono un trend consolidato, d’altronde il vino accompagna la tavola e negli ultimi anni è consolidata la tendenza verso cibi più freschi e leggeri. I vini rossi rallentano nei numeri, ma sono sempre la fetta più grande del mercato".
I dealcolati?
"Noi siamo all’avanguardia, da sempre. E non possiamo ignorare il fenomeno, quindi siamo gli unici retailer ad avere vini dealcolati, pur in assenza di una legislazione quadro su questo tipo di prodotto. Sono già sugli scaffali dealcolati da Germania e Spagna, mi piacerebbe che l’Italia fosse motore di questa nuova economia. Ma sia chiaro: servono investimenti e tecnologia, perché produrre dealcolato costa di più, rispetto ai vini tradizionali.
Le prospettive del 2025?
"Puntiamo all’aumento a tre cifre, in un mercato generale di e-commerce che, dopo la fiammata del Covid, si è stabilizzato"