Palio, abiti e gioielli in una sfilata unica in Europa / FOTO

Le otto contrade sono partite da piazza Carroccio per poi raggiungere lo stadi Giovanni Mari

Palio sfilata storica (foto Roberto Garavaglia)

Palio sfilata storica (foto Roberto Garavaglia)

Legnano (Milano), 2 giugno 2019 - San Martino, Sant’Ambrogio, San Domenico, La Flora, San Bernardino, San Magno, Legnarello e Sant’Erasmo. Questo è stato l’ordine delle contrade durante la sfilata che ha caratterizzato, sotto un sole cocente, la seconda parte della giornata del Palio. Quest’anno la sfilata ha seguito l’ordine del numero delle vittorie: dalla contrada che ne ha conquistate di meno a quella che ne ha conseguite di più. Una giornata calda dal punto di vista delle temperature ma anche delle emozioni. Oltre mille i figuranti durante il corteo, diverse migliaia di persone lungo il percorso della sfilata.

In tantissimi sono stati anche oltre un’ora e mezza in piedi per assistere alla tradizionale e suggestiva sfilata del Palio. Una sfilata che ormai è diventata un punto di riferimento per moltissimi contradaioli e appassionati. Molti di loro non vanno poi neppure allo stadio per assistere alla corsa: il loro Palio è soprattutto rappresentato dalla sfilata in abiti storici.

A proposito di storia, abiti e accessori fanno riferimento all’epoca della Battaglia di Legnano, ovvero il 1176. La Battaglia di Legnano vide i Comuni della Lega Lombarda sconfiggere le truppe di Federico Il Barbarossa, che fu costretto poi a ritirarsi e ripiegare verso nord. Il corteo si occupa proprio dei diversi temi, suddivisi per le otto contrade del Palio di Legnano, di cui si compone un momento come quello della battaglia. Stoffe coerenti con l’epoca medievale, diversi dettagli realizzati a mano e una ricerca storica senza eguali in tutta Europa: questa è la caratteristica principale della emozionante e suggestiva sfilata che rende quella legnanese una manifestazione unica al mondo.

Ad aprire il corteo sono state la musica e la danza, tema sviluppato dai biancoblù di San Martino, seguiti poi dai cortigiani di Sant’Ambrogio e dai giochi e popolani di San Domenico. Quarta contrada a sfilare è stata la Flora, con il tema della guerra. Il trionfo per la cattura delle armi è il tema di San Bernardino, che ha seguito nella sfilata. La nobiltà e il clero di San Magno hanno fatto poi proseguire il corteo. Corteo chiuso dalla forza e il lavoro di Legnarello e dall’astrologia e la caccia di Sant’Erasmo. 

Da brividi poi il momento degli onori al Carroccio e della carica della Compagnia della Morte, guidata dal "nuovo" Alberto da Giussano Federico Vismara.

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