Dal 1930 ad oggi, venti palloni raccontano la storia del calcio

Una mostra imperdibile a G! come Giocare, il salone del gioco e del giocattolo organizzato da Assogiocattoli che si tiene a Fieramilanocity, dal 21 al 23 novembre. Una testimonianza di come questo mitico oggetto sia cambiato in quasi un secolo di sport

Pallone Mondiali Italia del 1934

Pallone Mondiali Italia del 1934

Milano, 20 novembre 2014 - Uno dei giochi più antichi della storia è la palla, utilizzata in tanti modi diversi. La più famosa? Quella da calcio. Proprio per questoG! come Giocare, il salone del gioco e del giocattolo organizzato da Assogiocattoli che si tiene a Fieramilanocity – Padiglione 3 (Porta Teodorico Viale Scarampo) dal 21 al 23 novembre 2014, le dedica una mostra davvero incredibile. Grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione Italiana Calciatori saranno infatti esposti 20 palloni storici, molti dei quali utilizzati per i Mondiali dal 1930 ad oggi, che testimoniano come questo oggetto mitico sia cambiato in quasi un secolo di Storia dello Sport. Ecco quindi il TModel in strisce di cuoio con stringa usato nel 1930 per il primo Mondiale in Uruguay, il mitico Telstar usato in Messico nel 1970 formato da esagoni bianchi e neri affinché fosse più visibile sul campo nelle riprese televisive, oppure lo storico Tango (autografato dalla nazionale Azzurra che giocò in Argentina nel 1978) ma anche tante altre chicche, compreso il pallone in spugna e il simpatico Supertele con tutti abbiamo giocato in spiaggia almeno una volta!

LA MOSTRA - Il viaggio parte dal primo mondiale del 1930 con l’esposizione dello storico TModel realizzato con 11 strisce di cuoio chiuse intorno a una sfera di gomma con la mitica chiusura a stringa fino ad arrivare al coloratissimo Jabulani usato per i mondiali in Sudafrica nel 2010, creato da Adidas (l’esemplare esposto è stato usato durante il mondiale). In mezzo una storia affascinante testimoniata da altri esemplari unici. Eccoli. 1930: un altro esemplare, questa volta Modello Players, di fabbricazione scozzese, sempre in strisce di cuoio con stringa, usato dall’Argentina nelle partite disputate nel primo mondiale del 1930 in Uruguay, compreso il primo tempo della finale. Il Globe e il Federale 102 sono stati i protagonisti del Mondiale giocato in Italia nel 1934, ancora caratterizzati dalle classiche strisce di cuoio e dalla chiusura a stringa. Del 1938 è il francese Coupe du Monde prodotto dalla Allen per i Mondiali francesi. Il Duplo T è stato invece il protagonista assoluto dei Mondiali giocati in Brasile nel 1950, il primo senza la stringa e con valvola automatica che permetteva di gonfiarlo. Lo Swiss World Champion è stato usato per i Mondiali in Svizzera nel 1954, passato alla storia per il suo colore molto più chiaro (quasi giallo). In Svezia, nel 1958, i mondiali si giocarono con il Top Star formato da 24 pezze di cuoio e prodotto nelle due varianti “chiara” e “scura” (il modello esposto in mostra è una replica).

Per i Mondiali in Cile del 1962 arriva il rivoluzionario Crack formato da 18 pezze esagonali invece che dalle classiche strisce.  In Inghilterra per il Mondiale 1966 si usa il Challenge 4-star composto da 25 pezze a striscia, l’ultimo pallone non prodotto da Adidas utilizzato in un mondiale e unico pallone usato in tre varianti cromatiche. Per il mitico Messico ‘70 fa il suo debutto quello che è destinato a passare alla storia come lo stereotipo del pallone da calcio, con i suoi caratteristici esagoni bianchi e neri (12 e 12) pensati per renderlo più visibile durante le riprese televisive: il Telstar Durlast prodotto da Adidas. Uno dei pezzi forti della mostra è senza dubbio l’esemplare di Tango, il pallone usato per i Mondiali in Argentina nel 1978: l’esemplare esposto è quello usato nella partita Argentina-Italia (finita 0-1) firmato da tutti i calciatori della nazionale italiana di quell’anno. Importantissimo per noi è l’Etrusco Unico usato per Italia ’90, caratterizzato dai triangoli neri con teste di leone bianche ispirate alla Chimera di Arezzo. In Francia, per i Mondiali 1998, si è usato il Questra, il primo con decorazioni colorate. In Corea del Sud e Giappone, per i Mondiali 1992, è arrivato il coloratissimo Fevrnova, il primo a non usare più la grafica inaugurata dal Tango. Sudafrica 2010: è protagonista il Jabulani, qui esposto in un esemplare usato proprio durante una partita del mondiale.  Non poteva poi mancare una bacheca speciale contenente alcuni modelli speciali: un pallone di stoffa realizzato per i bambini piccoli, il classico pallone di spugna che tutti abbiamo usato per evitare di combinare guai rompendo vetri e soprammobili, un insolito pallone di carta realizzato alla buona con carta e scotch. Chiude il viaggio il supermegamitico Supertele con cui abbiamo giocato tutti, venduto nell’immancabile retina di nailon bianca: sebbene in rete si trovi diffusa la notizia che vuole il Super Tele nato in Italia nel luglio del 1972, uno studio più approfondito riproduce un catalogo della Mondo S.p.A. del 1967 in cui il modello risulta già in vendita: il sito dell'azienda non lo menziona, ma cita il Super Santos, di fascia appena superiore, come prodotto creato nel 1962.