Sondrio, il vandalo della Collegiata ha un nome

Si tratta di un giovane africano ospite di una cooperativa

Il giovane africano immortalato dalle telecamere

Il giovane africano immortalato dalle telecamere

Sondrio, 23 maggio 2020 - Le riprese di una telecamera e il lavoro delle Forze dell’ordine hanno presto dato un nome all’uomo che ha compiuto l’atto vandalico in Collegiata mercoledì scorso. A fornire tutti i dettagli della vicenda è stato ieri mattina il questore Angelo Re, affiancato dal commissario capo Federica De Furia.

Il questore ha rimarcato che alla ricerca dell’autore del folle gesto hanno preso parte attivamente, insieme a uomini della locale Questura, anche le altre Forze di polizia. Questo ha permesso l’individuazione, in meno di 12 ore, del responsabile. Si tratta di un cittadino nigeriano di 22 anni richiedente asilo e domiciliato nel Comune di Sondrio, E.O. le iniziali, che è stato denunciato a piede libero per il reato di furto aggravato e danneggiamento aggravato. Dopo i danneggiamenti in chiesa alle statue, le telecamere lo hanno immortalato in piazza Campello con mascherina, cappellino e occhiali. Ma il modo di camminare e l’abbigliamento lo hanno tradito. Il giovane, quando è stato fermato dagli agenti, era ancora vestito allo stesso modo. In Valtellina era alloggiato presso una cooperativa. 

L’attività svolta dalle Forze dell’ordine ha consentito di escludere che l’atto sia riconducibile a motivi di intolleranza religiosa, dato che il ragazzo è di religione cristiana (gli è stata trovata anche una Bibbia in inglese), ma è piuttosto da collegare a pregressi disturbi psichiatrici dell’autore del reato, aggravati dal periodo di chiusura a causa del lockdown (ha anche altre patologie). Il giovane è stato portato nel reparto di psichiatria. I danni che ha causato alle statue della chiesa sono in fase di stima.