Turismo in Valmanenco, sarà un’estate in crescita

Vince la vacanza “corta”. E gli stranieri apprezzano

Per la prossima estate gli operatori  turistici prevedono  un aumento dei visitatori  italiani in Valmanenco pari almeno al 2%

Per la prossima estate gli operatori turistici prevedono un aumento dei visitatori italiani in Valmanenco pari almeno al 2%

Sondrio, 13 maggio 2019 - La Valmalenco si prepara con fiducia alla stagione estiva. Ormai terminato l’inverno – sebbene le temperature dei giorni scorsi ci abbiano riportato a febbraio o quasi – è ormai tempo di pensare all’imminente stagione estiva. E lo è ancor più per i consorzi turistici e per tutti quei soggetti che stanno lavorando affinché l’estate valtellinese possa essere il più appetibile possibile per i turisti. Da un monitoraggio interno del Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco, su un campione di strutture alberghiere ed extra alberghiere del mandamento, emerge la tendenza verso le vacanze corte, due o tre giorni durante il weekend, con alcuni casi in cui le giornate diventano quattro, dal giovedì alla domenica. Rari i casi in cui i turisti prenotano per una o due settimane.

Le presenze, secondo i dati forniti dall’Abit – Osservatorio Turistico, sono in crescita: si è passati infatti dalle 35.000 presenze del 2017 alle 41.500 del 2018. Niente male anche i dati relativi al turismo sportivo, con i vari “summer camp” organizzati per i ragazzi che appaiono in linea con gli altri anni, o addirittura in crescita. «I camp portano un flusso turistico di 2.500-3.000 presenze». Se giugno al momento potrà essere contrassegnato da una situazione stabile nelle presenze – ormai è una costante negli ultimi anni - a luglio la situazione prevede una leggera crescita. Buone al momento le previsioni per agosto, supportate anche da una serie di richieste di prenotazioni – alcune già pervenute – sulle settimane centrali di Ferragosto.

Sono le famiglie con attitudini alla vacanza attiva, insieme ai ritiri delle compagini sportive, a far registrare, dal punto di vista delle richieste, l’incremento più marcato. Più stabile, invece, il segmento legato al turismo climatico. Rispetto alla clientela, risultata in leggero aumento quella italiana, +2%. Positivo anche il dato relativo alle presenze straniere: +3%, anche se la quota di questa tipologia di clientela al momento resta minoritaria. «Questi indicatori dipenderanno anche dal clima – afferma, però, Roberto Pinna, direttore del Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco –. Un sistema turistico importante come quello del mandamento di Sondrio non può restare appeso al filo delle previsioni del tempo».

«Si impone, perciò, un rafforzamento dei servizi e delle politiche promozionali, sviluppando alternative interessanti e attrattive, potenziando le infrastrutture sportive e creando una rete che permetta, anche col maltempo, di vistare musei e mostre, partecipare a eventi, scoprire le eccellenze che caratterizzano il territorio a pochi chilometri dalle più note località del territorio. Serve però uno sforzo straordinario in termini di progettualità e di risorse disponibili. Infine, occorrerà la piena condivisione da parte di tutti gli operatori della filiera turistica affinché ogni soggetto coinvolto lavori per obiettivi comuni».