“Ticket to Palestine“. La pace fa il tutto esaurito

BERGAMO Un’esistenza che sembra già pronta per diventare un film. È cresciuto nel campo profughi di Yarmouk, alla periferia di...

“Ticket to Palestine“. La pace fa il tutto esaurito

“Ticket to Palestine“. La pace fa il tutto esaurito

BERGAMO

Un’esistenza che sembra già pronta per diventare un film. È cresciuto nel campo profughi di Yarmouk, alla periferia di Damasco, in Siria, ed è diventato un simbolo internazionale di resistenza all’orrore della guerra tra l’esercito siriano e lo Stato islamico nel 2014-2015: durante il conflitto, infatti, Aeham Ahmad, 36 anni, diplomato al conservatorio di Damasco e poi insegnante di musica, suonava il suo piano lungo le strade disseminate di macerie. Suonava per persone provate dalla fame e dall’assenza di farmaci. Il suo intento era di lanciare un messaggio di speranza e dire no alla guerra.

Il musicista siriano palestinese, che oggi vive da rifugiato a Francoforte con la famiglia, dopo aver raggiunto l’Europa in gommone (l’Isis gli aveva bruciato il pianoforte e lo aveva minacciato di morte), mercoledì sera alle 21 arriva a Bergamo, al cinema Conca Verde, per il concerto per la pace "Ticket to Palestine" (già sold out). Si tratta di una rassegna giunta alla nona edizione e promossa dal gruppo Longuelo-Terrasanta, nato nel 2011 dopo un viaggio comunitario in Palestina e da allora sostenitore di diversi progetti laggiù. Sensibilizzare e accendere i riflettori sul conflitto israelo-palestinese e sulla cultura e manifestazioni artistiche del popolo palestinese, quest’anno più che mai, è un tentativo di mantenere accesa la speranza e la costruzione della pace. Sono molti gli episodi che rendono la vita di Ahmad dolorosissima: tra gli altri, il fatto che lo scoppio di una granata gli abbia compromesso l’uso di due dita, che una bimba sia stata uccisa da una pallottola mentre lo ascoltava suonare e che l’autore delle foto diventate virali sia morto in carcere dopo anni di torture. Michele Andreucci