Frana di Gallivaggio: almeno 45 giorni per iniziare a superare l'emergenza

Questo il tempo necessario per mettere in sicurezza l'area e portare a termine il disgaggio del materiale ancora pericolante. E la pista alternativa dovrebbe essere pronta per metà luglio

Frana di Gallivaggio (Orlandi)

Frana di Gallivaggio (Orlandi)

Sondrio, 2 giugno 2018 - Almeno 45 giorni per riuscire a non parlare più di emergenza: è questo il tempo necessario per mettere in sicurezza l'area interessata dalla frana di Gallivaggio, ma anche per la realizzazione di una pista alternativa che permetta di bypassare la statale 36, ancora chiusa con l'eccezione di tre finestre durante la giornata. Di tempistiche, e non solo, si è parlato oggi pomeriggio, sabato 2 giugno, nella riunione convocata dal prefetto di Sondrio, Giuseppe Mario Scalia, e che si è svolta eccezionalmente a porte aperte. Tra i presenti, a confermare l'attenzione di Regione Lombardia alla situazione in Valchiavenna, il presidente Attilio Fontana e gli assessori Massimo Sertori e Pietro Foroni.

"Inizialmente la frana era stata stimata in 5mila metri cubi - ha spiegato il geologo Guido Merizzi - ma quando è scesa ha portato con sè materiale che non ritenevamo a rischio, e la massa si è rivelata maggiore, circa 7.500 metri cubi. Diverse centinaia di metri cubi di detriti, poi, sono ancora instabili e devono essere messi in sicurezza. Ci vorranno almeno 45 giorni, si tratta di un lavoro delicato e pericoloso pr chi lavora in parete. Intanto stiamo posizionando nuovi sensori e a breve verranno messe reti paramassi a contatto con il materiale pericolante".

Ci vorrà un mese e mezzo, poi, anche per la realizzazione di una pista alternativa. "Ci stiamo muovendo il più in fretta possibile, e la dichiarazione di stato di emergenza del Governo ci aiuta a comprimere i tempi burocratici - ha spiegato l'assessore alla Montagna, Massimo Sertori -. Martedì è già in programma la conferenza dei servizi per approvare il progetto del bypass, realizzato in tempi record. Anas, poi, si è resa disponibile ad anticipare i fondi necessari alla realizzazione, per la quale ci vorrà circa un mese lavorando giorno e notte. Vorremmo poter aprire la pista per fine giugno, ma saremo soddisfatti se riusciremo per metà luglio". 

"Quello che è stato fatto finora - ha poi commentato il governatore Fontana - è dimostrazione di efficienza, solidarietà, capacità di intervenire in caso di necessità, anche, lasciatemelo dire, con sprezzo del pericolo. Per questo ringrazio tutti voi, enti, istituzioni, associazioni e volontari. Ora dobbiamo completare l'opera e fare in modo che i Campodolcino e Madesimo siano collegati con il resto della valle. La priorità è quindi il bypass che consentirà il passaggio ma anche i lavori di messa in sicurezza. Grazie al Governo che, appena nato, si è attivato per la dichiarazione di stato di emergenza che ci aiuta molto, non abbiamo l'alibi della burocrazia che incombe e possiamo lavorare al meglio".