Ex cinema e un palazzo da portare a nuova vita

La vecchia sala Italia e la dimora in via Visconti nel patrimonio del Comune. Finalmente si è trovata la soluzione dopo due decenni di accesi dibattiti

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di Gabriela Garbellini

Finalmente si è trovata la soluzione dopo due decenni di accesi dibattiti. Grazie al certosino e puntiglioso lavoro messo in campo dal Consiglio direttivo della Fondazione Camagni, e in particolar modo dal suo presidente, Egidio Trisolini, si è risolta la cavillosa questione dei due antichi edifici che ormai da troppo tempo insistono sul territorio tiranese in condizioni di degrado ossia l’ex cinema Italia, situato in piazza Marinoni a Tirano, e il palazzo di via Visconti Venosta nel cuore storico della cittadina.

Nel 2019, con delibera del Consiglio comunale, i due fabbricati, per anni di proprietà della Fondazione Giovanni Camagni, istituzione tiranese nata per dare supporto ai bisognosi formata dai rappresentanti dei Comuni da Teglio a Livigno, sono stati donati al Comune di Tirano e il 30 dicembre scorso l’atto è stato messo nero su bianco alla presenza del notaio Giandomenico Schiantarelli. I due edifici ora sono entrati a pieno titolo a far parte del patrimonio immobiliare del Comune aduano che avrà ora il compito di ristrutturarli, renderli nuovamente fruibili per la popolazione e il vincolo di utilizzarli con funzione sociale. Lunga è stata la strada per raggiungere questo risultato che porterà beneficio alla comunità tiranese (ma non solo) a causa di un iter burocratico particolarmente impegnativo soprattutto per quanto concerne il compendio di via Visconti Venosta, palazzo situato nel centro storico della città soggetto al parere della Soprintendenza per il quale è stato necessario recuperare tutta la documentazione e le planimetrie catastali. Non così per l’ex cinema Italia che non vanta rilevanza storico - culturale.

"Una volta preso atto della disponibilità del Comune di Tirano a prendersi in carico gli immobili ci siamo immediatamente attivati - ha sottolineato il presidente Trisolini - Per l’edificio di via Visconti Venosta abbiamo dovuto seguire il processo di verifica di interesse storico culturale del palazzo. In seguito dovuto chiedere al ministero dei Beni culturali l’autorizzazione alla cessione. È stato necessario reperire tutta la documentazione negli archivi e le planimetrie catastali allegate agli atti e non è stato un percorso semplice. L’emergenza sanitaria causata dal Covid ha, inoltre, rallentato il tutto". Per quanto riguarda il futuro utilizzo dei due edifici non è ancora dato sapere. L’amministrazione tiranese al momento non si sbilancia.