Campodolcino, morì in incidente: ritirate le targhe alle motoslitte della carovana

La vittima, Federik Scaramella, 17 anni appena, si trovava con il padre e altre persone con il mezzo a motore in una zona rossa, vietata alla circolazione

Il ragazzo con il papà, sopravvissuto per miracolo

Il ragazzo con il papà, sopravvissuto per miracolo

Campodolcino, 10 maggio 2019 - Tra le attività dei carabinieri della Stazione di Campodolcino al lavoro nei comprensori sciistici della Valchiavenna anche  servizi  effettuati da militari a bordo di motoski di vigilanza e soccorso nei comprensori della zona riservati alle sole motoslitte. Il tutto assicurando i normali servizi controllo del territorio e della circolazione stradale, in particolare nei giorni che hanno fatto registrare le maggiori presenze.  "La circolazione delle motoslitte in Valle Spluga, ben regolamentata da appropriate ordinanze emesse dai sindaci di Campodolcino e Madesimo, è stata oggetto di servizi mirati da parte dei militari che hanno proceduto al controllo di 140 persone alla guida e che hanno elevato 14 contravvenzioni per diverse violazioni - spiega il capitano Daniele Gandon, alla guida della Compagnia carabinieri di Chiavenna -.  In particolare sono stati presi provvedimenti nei confronti di 6 conduttori di motoslitta ai quali è stata ritirata la targa del mezzo, poi sospesa dai sindaci di Madesimo e Campodolcino, per aver percorso il 24 febbraio le cosiddette zone “rosse” pericolose e pertanto vietate alla circolazione, circostanza nella quale si è verificato un gravissimo incidente in cui ha perso la vita il giovane Federik Scaramella mentre era a bordo come passeggero sulla motoslitta del padre, precipitato per diverse centinaia di metri dalle vette italiane fino al territorio elvetico".