Calì: c’è allarme oltre i numeri

A Como aumentano arresti e denunce, ma il divario tra attività repressiva e percezione della sicurezza preoccupa. Il questore Calì sottolinea l'attenzione ai reati predatori e alla devianza diffusa, come la "malamovida".

Calì: c’è allarme oltre i numeri

Calì: c’è allarme oltre i numeri

Aumentano arresti e denunce, così come il controllo del territorio comasco attraverso identificazioni di persone e controlli di veicoli. Ma questi risultati, "non bastano ad annullare il divario tra attività repressiva e percezione della sicurezza, spesso legato all’emotività, da cui deriva un senso di allarme". Ieri a Villa Erba, è stato celebrato il 172ª anniversario di fondazione della Polizia di Stato, occasione per divulgare dati dell’attività dell’ultimo anno e, per il questore Maro Calì, di fare il punto sulla situazione attuale e sulle strategie future. "Siamo ben consci dell’aumento di alcuni reati predatori – ha detto – soprattutto quelli di strada, e della grande attenzione che dobbiamo rivolgere a quelli a sfondo sessuale". Gli arresti sono passati da 161 a 253, le denunce da 733 a 881, quasi 34mila le persone identificate. Nella riflessione sulle strategie future necessarie al territorio comasco, ha richiamato l’attenzione sull’allarme giovani, e sul "nuovo fenomeno della devianza diffusa, definito malamovida, con il proliferare della conflittualità tra gruppi a composizione fluida di italiani, stranieri e italiani". La cerimoniaè stata anche occasione per assegnare i riconoscimenti agli appartenenti alla polizia. Pa.Pi.