Bosco, quel tocco di caraibico alla Pro Sesto

Calcio Serie C, il difensore con doppio passaporto convocato dalla Repubbblica Domenicana per un’amichevole: "Che emozione"

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di Sergio Gianni

La Repubblicana Dominicana ha chiamato e Andrea ha risposto. Senza incertezze, perché c’era di mezzo l’onore calcistico della nazione caraibica. Andrea Bosco, 25enne difensore della Pro Sesto, lunedì ha infatti disputato l’amichevole tra la nazionale dominicana e la Serbia. Lo 0 a 0 conclusivo, insomma, è anche merito suo e del fatto che ha una doppia cittadinanza. Ovviamente è cittadino italiano, essendo nato a Milano. La cittadinanza dominicana, invece, è dovuta al fatto che mamma Veronica è appunto nata nella nazione che ha come capitale Santo Domingo. Papà Ciro, mancato sei anni fa, era di Napoli. "La cittadinanza dominicana – spiega Andrea, residente a Milano con la compagna Monica e i figli Leonardo e Chiara – l’ho acquisita un anno fa. Per me è un vantaggio, visto anche che ogni anno trascorro a Santo Domingo una quarantina di giorni". L’amichevole con la Serbia ha fatto parte dei festeggiamenti in onore di Juan Pablo Duarte, uno dei padri fondatori della nazione. Per il profilo Twitter della Federazione calcistica dominicana lo 0 a 0 è stato "un risultato storico". "Entrando in campo – precisa – ho provato una forte emozione. Rappresentare una nazione in campo sportivo è qualcosa di speciale". Il giocatore sestese non ha invece preso parte all’amichevole tra la sua nazionale e Portorico. Quest’ultimo si è imposto per 1 a 0. Per questo incontro l’allenatore della nazionale, il messicano Jacques Passy, ha convocato solo i giocatori che disputano il campionato nazionale. "Contro la Serbia – specifica Bosco – sono stati utilizzati solo gli elementi che giocano all’estero: eravamo 21 che militano in formazioni europee più 4 che giocano negli Stati Uniti. Tutti con doppia cittadinanza". Bosco tifa Napoli e ha una stima speciale per Kalidou Kuolibaly, punto fermo della formazione azzurra e della nazionale senegalese. "Quando guardo giocare il Napoli – ammette –, guardo lui: è il mio punto di riferimento". Anche perché Andrea ha il sogno di partecipare ai prossimi mondiali. Con la maglia della nazionale dominicana, naturalmente. "Avremo – aggiunge – due partite di qualificazione a marzo e altrettante a giugno. Nel nostro girone la rivale più temibile è Panama, che ha preso parte agli ultimi mondiali. Ma è dominicano pure Mariano Diaz del Real Madrid. Stanno cercando di convincerlo. Speriamo".