Fase 2 a Sesto, i parrucchieri: "Felici di esserci per sistemare i ritocchi fai da te"

Nel salone di hair stylist Alexim subito boom di appuntamenti: "Possiamo ricevere meno persone, ma almeno abbiamo ripreso"

Daniele Cotrone al lavoro

Daniele Cotrone al lavoro

Sesto San Giovanni (Milano), 19 maggio 2020 -  Le persone sono in fila, fuori dal negozio, dove si entra uno alla volta e la reception è schermata dal plexiglass. È lì che la clientela viene “smistata” tra chi prenota e poi esce e chi ha già l’appuntamento ed entra nel salone. "Ovviamente dopo aver misurato la temperatura con l’apparecchio elettronico". Dopo oltre due mesi di stop, Alexim ha ripreso ieri così come gli altri hair stylist.

"Finalmente ci rimettiamo a lavoro. Anche in anticipo rispetto alle previsioni dei primi decreti, che annunciavano le riaperture, per il nostro comparto, a giugno", commenta Daniele Cotrone, al lavoro nel salone di via Cesare da Sesto. Gel, mascherine, guanti e distanze mantenute in un ambiente che, per le sue dimensioni, lo consente. Alle 11.30 seduti, nei quattro angoli distinti del locale, ci sono quattro clienti. "Abbiamo avuto anche persone che, col fai-da-te casalingo, hanno avuto difficoltà che questa mattina (ieri) abbiamo sistemato – confessa -. Quando è arrivato il lockdown, abbiamo dovuto disdire parecchi appuntamenti, soprattutto quelli che prenotano di mese in mese".

Clientela maschile, come un ragazzo approdato nel salone per la prima volta, ma sono soprattutto le donne ad aver varcato la soglia nel giorno di riapertura tra tagli e tinte da ritoccare, mentre si guardano allo specchio indossando la mascherina ma con il look nuovo di zecca. In postazione ci sono cinque dipendenti, un sesto è ancora a casa. "Per ora uno solo è in cassa integrazione – spiega Cotrone -. In questi giorni capiremo come si muoverà la situazione, per tornare a regime".

Una condizione, quella di parrucchieri ed estetisti, che ha continuato a mutare di giorno in giorno. "Abbiamo corso per adeguare la nostra professione e i saloni alle norme di sicurezza: possiamo accogliere meno clienti, ma siamo felici di essere tornati a lavorare".