Profughi a Cusano Milanino. Ma con un taglio della metà

La città giardino, ancora “a digiuno”, ne ospiterà almeno una ventina

La palazzina adiacente al centro diurno disabili di via Azalee  è pronta

La palazzina adiacente al centro diurno disabili di via Azalee è pronta

Cusano  Milanino (Milano), 17 maggio 2017 - Con la firma del protocollo per l’accoglienza dei richiedenti asilo, prevista per domani, i sindaci del Nordmilano torneranno a lavorare anche sul progetto per la creazione di un centro di accoglienza per i profughi e richiedenti asilo nell’edificio adiacente il Centro Diurno Disabili di via Azalee a Cusano Milanino. La città giardino è tra i pochi Comuni del Nord Milano a non aver accolto nemmeno un profugo fino ad oggi. Secondo i parametri stilati dall’Anci, l’associazione dei comuni italiani, dovrebbe invece accoglierne teoricamente fino a 51, secondo una filosofia di accoglienza diffusa.

Tuttavia, con la firma del protocollo ministeriale, Cusano potrebbe vedere ridotta la sua quota di accoglienza del 50 per cento. «Il progetto di via Azalee non è stato mai abbandonato, ma ha subito un rallentamento in quanto era necessario eseguire alcune verifiche per fare le cose per bene – ha spiegato il sindaco Lorenzo Gaiani -. Non ci sottraiamo alla responsabilità dell’accoglienza, come dimostra la nostra firma sul protocollo ministeriale, ma siamo coscienti che sia necessario lavorare in collaborazione tra i Comuni e il terzo settore per garantire un’accoglienza adeguata».

Il Comune di Milano, che è proprietario dell’edificio di via Azalee, ha già concesso il proprio benestare alla creazione del centro di accoglienza dedicato alle famiglie. «Come avevamo già comunicato l’estate scorsa – precisa il sindaco – in quell’edifico troveranno posto solamente delle famiglie in un numero che dovrebbe essere intorno alle 20 persone. Del resto, la palazzina non ne potrebbe accogliere di più. Con la firma del protocollo saremo in grado di definire insieme alla Prefettura tutti gli impegni e un percorso condiviso». Dunque c’è verosimilmente da attendersi che entro questa estate si rimetterà in moto la macchina burocratica per l’allestimento del nuovo centro, la cui gestione verrebbe concordata con Ipis, la società pubblica che si occupa di servizi sociali per conto dei comuni del Nord Milano e che ha sede proprio a Cusano Milanino.