Paderno Dugnano, alle medie si educa con il robot

L'istituto Allende inaugura lo spazio Atelier realizzato con i fondi del Miur

Il taglio del nastro dello spazio Atelier

Il taglio del nastro dello spazio Atelier

Paderno Dugnano (Milano), 16 febbraio 2019 - Fare con le mani e ideare con la mente. Dal connubio di questi due aspetti, all’istituto Allende, è nato lo spazio Atelier. Inaugurato ieri pomeriggio nei locali della scuola media, il progetto è stato realizzato con i fondi del bando Miur. Un luogo multifunzionale e colorato, che è stato svelato al pubblico con una cerimonia in pompa magna. Strutturato con postazioni pc, stampante 3d e altre strumentazioni sia analogiche che digitali, ha l’obiettivo di ampliare la proposta di robotica educativa della scuola. Il nome scelto è “Artigiani della mente", proprio per sottolineare lo stretto rapporto tra innovazione e tradizione. L’iniziativa ha come partner il Comune di Paderno, la sezione cittadina di Legambiente Circolo Grugnotorto, biblioteca Tilane, la rete di scuole Amicorobot e l’Universita` della Terza Età di Paderno. Al taglio del nastro c’erano tutti: docenti, genitori, i ragazzi, poi le istituzioni, le associazioni e i ricercatori dell’Università Bicocca

"La robotica nelle scuole può essere un elemento di innovazione, ma anche di supporto alla didattica tradizionale – ha annunciato la dirigente scolastica Antonella Caniato – Questo è lo step finale di un percorso di innovazione cominciato da tempo. Nel laboratorio, gli strumenti saranno utilizzabili anche dagli alunni della scuola dell’infanzia e della primaria. Sarà un atelier non solo digitale, ma anche artistico e artigianale, in cui coniugare l’informatica con la pittura, la scenografia e tanto altro". "Nel 2016 abbiamo attivato a Tilane la Digital Fab – ha detto l’assessore alla Scuola Arianna Nava - un luogo dedicato ai giovani, con progetti per le scuole rivolti al digitale. Questa che si inaugura ora all’Allende è una piccola Digital Fab, uno spazio bellissimo che mi auguro dialogherà con quello della biblioteca".

Lo spazio si colloca in un ampio seminterrato, concesso dal Comune, che ha subìto un’importante opera di riqualificazione e restyling. E le parole chiave sono proprio integrazione, collaborazione e pensiero trasversale. "Perché da soli non si va da nessuna parte – sintetizza la professoressa Rosa Ritucci – la cosa importante è creare collaborazione, partendo dalla mission il cui motto è “Non uno di meno” per il diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. Il diritto di apprendimento di tutti passa attraverso la scuola “laboratoriale”. Se facessimo solo scuola tradizionale, perderemmo il 50% delle opportunità". I laboratori si basano su manualità, espressività e multimedialità, in uno spazio del tutto flessibile. "Facciamo robotica dal 1996 ma ora il progetto si amplia ancora. Teniamo aperta la scuola a 360 gradi e vogliamo fare in modo di contrastare la dispersione scolastica. Un sogno che è diventato realtà", chiosa Ritucci.