Sesto, le farmacie valgono un tesoro

Cef Brescia acquista i dieci punti vendita: 18 milioni al Comune

Toccherà a Cef Brescia risollevare le sorti delle farmacie comunali

Toccherà a Cef Brescia risollevare le sorti delle farmacie comunali

Sesto San Giovanni (Milano), 25 ottobre 2018 - Con un maxi rialzo di oltre 4 milioni di euro rispetto alla prima asta, Cef Brescia acquista le Farmacie Comunali srl. Nelle casse del Comune entreranno così 16.157.500,50 euro per il pacchetto totale delle quote societarie, a cui si aggiungono altri 2 milioni di euro per gli immobili. Con oltre 18 milioni di euro si concludono così le operazioni relative alla seconda fase del bando, che martedì pomeriggio ha visto l’apertura delle buste con le relative offerte, dopo il primo step a inizio ottobre. La base d’asta, stabilita da una perizia, era stata di 12.322.397 euro. A tanto ammontava l’offerta presentata da Holding Farmacie srl Brescia in prima istanza: una proposta economica che aveva visto la cooperativa lombarda fanalino di coda rispetto ai competitors (l’offerta più alta era stata avanzata da Hippocrates Holding Spa di Milano con 13.000.001 euro).

Una strategia per sondare le avversarie e sfoderare poi l’offerta vincente: da anni, infatti, la coop aspettava che il Comune mettesse sul mercato le quote della società. Holding Farmacie Srl - a cui fa capo Cef Brescia che da qualche anno gestisce il magazzino all’ingrosso come affitto di ramo d’azienda - si aggiudica dunque i 10 punti vendita, il magazzino e le relative rimanenze e assorbirà il personale alle stesse condizioni contrattuali. Si tratta di 20 addetti, tra farmacisti, amministrativi e magazzinieri. "Siamo molto soddisfatti - commenta il sindaco Roberto Di Stefano -. Sarà un importante aiuto per risanare le casse comunali, disastrate dall’ex giunta Pd. Inoltre, ci sarà una continuità di servizio che tutela i cittadini e allontana preoccupazioni su eventuali speculazioni. Per i sestesi non cambierà nulla. Il territorio non viene impoverito da questa operazione che, tra l’altro, non penalizza nemmeno i dipendenti, ma consentirà di razionalizzare la spesa dopo anni di scelte sconsiderate per la città".

Parte delle entrate andranno a coprire i 14 milioni di debiti accumulati dal Comune verso i fornitori. Un’altra parte sarà destinata al piano di rientro dal disavanzo tecnico di 21 milioni di euro, che la Corte dei Conti ha accettato con una serie di rilievi: quasi la metà dell’importo, infatti, dovrà essere recuperata in appena 4 anni e non con il piano decennale proposto dall’amministrazione. "Con questo esito viene confermata la lungimiranza del nostro piano di risanamento - conclude l’assessore al Bilancio, Nicoletta Pini -. È stata una scelta vincente, che ci consente di prendere una boccata di ossigeno per andare a coprire una parte dei debiti trovati".