LAURA LANA
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Russiagate, il sindaco di Sesto: "Massima fiducia in D’Amico"

Roberto Di Stefano in aula: l'assessore non è indagato

Il sindaco Roberto Di Stefano

Sesto San Giovanni (Milano), 31 luglio 2019 - Un'apparizione in Giunta due settimane fa, in cui aveva spiegato il motivo delle sue assenze a sindaco e assessori, e poi la convalescenza per motivi di salute. Claudio D’Amico non si è più visto in piazza della Resistenza, nemmeno alle due serate di consiglio comunale di pochi giorni fa. In quell’occasione è stato lo stesso sindaco Roberto Di Stefano a rompere un silenzio che dura ormai da un mese.

Né l’assessore leghista, alla ribalta dopo lo scandalo del Russiagate, né il primo cittadino avevano ancora parlato pubblicamente. D’Amico non è iscritto nel registro degli indagati rispetto alla vicenda dell’incontro all’hotel Metropol di Mosca tra una delegazione russa e Gianluca Savoini, presidente dell’associazione Lombardia Russia, durante cui i partecipanti avrebbero concordato compravendite di materie prime per realizzare plusvalenze da 65 milioni di euro. Il sospetto della Procura, che ha indagato Savoini con l’accusa di corruzione internazionale, è che i soldi servissero anche a finanziare la campagna elettorale della Lega per le elezioni europee del 2019. D’Amico avrebbe “accreditato” lo stesso Savoini ad alcune cene e forum con i russi. "Ci tenevo a dare una comunicazione ai cittadini e ai consiglieri viste le notizie emerse nelle scorse settimane sui quotidiani nazionali, le televisioni e i social, che hanno visto coinvolto anche un assessore della mia Giunta - ha premesso Di Stefano in aula -. Per quanto riguarda la vicenda russa, sono andato a leggermi con molta attenzione i contorni dell’inchiesta, proprio per correttezza e per riferire al meglio in questa sede". Dalla lettura dei giornali, il sindaco avrebbe già tirato le sue conclusioni.

"Abbiamo cercato di capire se ci fossero state o fossero emerse alcune responsabilità. Allo stato attuale non ci sono elementi che possano ricondurre a reati, non ci sono rinvii a giudizio e nessun avviso di garanzia è stato trasmesso all’assessore di Sesto - ha spiegato Di Stefano -. Non c’è nulla se non la notizia giornalistica emersa in maniera molto roboante che via via sta scemando al passare delle giornate. Se dovessero emergere responsabilità, sarò il primo a intervenire e, su questo, do massima garanzia così come interverrei su chiunque ha un rapporto fiduciario con il sindaco. Ma questa non è una situazione dove ci sono delle responsabilità». Così, D’Amico resta al suo posto. Almeno per ora. "L’assessore ha la mia piena e massima fiducia come tutti gli assessori della mia Giunta. Non saranno i falsi scoop giornalistici a dettarmi l’elenco della Giunta: la sceglierò sempre con equilibrio giusto tra rappresentanza politica e competenze tecniche. Ora non è presente perché in convalescenza. Penso che al suo rientro sarà lui il primo a voler aggiornare il consiglio".