Estate, tempo di sole e di scottature. Cosa fare e cosa non fare per curarle

Subito una doccia di acqua fresca per "spegnere" l'incendio prima di applicare una crema ad hoc. In caso di ustione, i prodotti cortisonici

L'abbronzatura è una cosa, la scottatura un'altra, occhio agli eccessi

L'abbronzatura è una cosa, la scottatura un'altra, occhio agli eccessi

Durante l’estate, sfoggiare una pelle abbronzata e dorata è l’obiettivo di molti, in particolare dopo un anno difficile come quello appena trascorso. Come sappiamo, l’esposizione ai raggi UV stimola la produzione di vitamina D, che favorisce la produzione e il rilascio di endorfine (con effetti positivi sul nostro umore). Per difendersi, la nostra pelle risponde con la produzione di melanina, il pigmento che le dona il colore dell’abbronzatura. Esporsi al sole in maniera prolungata o eccessiva può essere molto rischioso: sono noti infatti i danni dei raggi UV sulla pelle, nel breve e nel lungo periodo. Uno degli effetti più “immediati” è dato dalle scottature: come si riconoscono? Cosa fare e cosa non fare quando ci scottiamo? e parliamo con il professor Gianluca Tadini, dermatologo in Humanitas Medical Care Monza, la rete di centri medici e prelievi Humanitas.  Come si riconosce una scottatura? “Un’eccessiva esposizione al sole, soprattutto in chi presenta una carnagione chiara, può causare eritema solare, che si manifesta con un senso di bruciore, pelle rossa e calda, unita ad una lieve percezione di dolore nella zona arrossata. Il grado successivo è l’ustione, che spesso interessa chi si espone al sole nonostante l’eritema. Provoca sintomi simili, ma più intensi: pelle di colore rosso-violaceo, gonfiore e dolore a livello della cute arrossata, bolle piene di liquido trasparente e talvolta anche febbre e brividi”. 

L'abbronzatura è una cosa, la scottatura un'altra: occhio agli eccessi
L'abbronzatura è una cosa, la scottatura un'altra: occhio agli eccessi