Cimbro, salto triplo della deputata di Bollate: dal Pd alla Lega tra i veleni

Dopo essere passata a Leu, l’ex segretaria locale e deputata di centrosinistra folgorata sulla via del Carroccio

Eleonora Cimbro con il leader della Lega, Matteo Salvini

Eleonora Cimbro con il leader della Lega, Matteo Salvini

Bollate (Milano), 11 gennaio 2019 - Fa discutere , chiacchierare, storcere il naso a molti, il triplo salto carpiato di Eleonora Cimbro. L’ex deputata bollatese passata dal Pd a Leu, alla Lega con tessera firmata per mano di Salvini, da giorni è la notizia più gettonata sulle pagine dei social locali.

L’ex consigliera comunale, ex segretaria del circolo Pd di Bollate, ex parlamentare dem al termine della legislatura aveva abbandonato il partito per passare con Pierluigi Bersani e Massimo D’Alema a Mdp, poi Leu. Ricandidata alle politiche del 4 marzo 2018, non era però stata rieletta a partire proprio da Bollate dove si voterà a maggio per la poltrona del sindaco. Se il primo cittadino in carica Francesco Vassallo (Pd) ha già annunciato da mesi che tenterà il bis, nel centro destra i giochi sono ancora tutti da fare. Candidatura dietro l’angolo? Sulla questione schiarisce Fabio Boniardi, consigliere comunale a Bollate, assessore a Garbagnate, nel direttivo provinciale della Lega, eletto alla Camera.

«Mettiamo i puntini sulle ‘i’: Cimbro è andata a una cena a pagamento organizzata per sostenere la Lega - dice il deputato -. Durante l’occasione c’era la possibilità di fare la tessera da sostenitore, tessere a pagamento che per noi rappresentano dei gadget. Va detto, inoltre, che Salvini non nega selfie a nessuno, firma magliette, cappellini, tessere". Diversa è la tessera da militante "che ottieni dopo che hai fatto un percorso e partecipato alle attività del partito". La Lega a Milano è divisa in tre segreterie provinciali: Milano Città, Ticino e Martesana. "L’attività militante si fa nella segreteria del territorio dove si risiede, che per Cimbro è il Ticino, dove sono nel direttivo", rileva Boniardi. Il passato a sinistra dell’ex deputata sembra incancellabile per i leghisti bollatesi. "Cimbro ora condivide le idee di Salvini? Bene, siamo contenti e non aggiungo altro - conclude Boniardi -, non voglio fare polemica su quello che dichiarava due anni fa perché lo stanno già facendo in molti. Per quel che riguarda Bollate, lei non sarà la candidata. E anche per Milano il regolamento è chiaro: devi essere un militante e passare dalla segreteria di riferimento".

Il contestato passaggio al partito di Matteo Salvini, della 41enne di Bollate, insegnante di Lettere, mamma di 5 figli (l’ultimo nato solo due settimane fa) segue a breve distanza quello del nuovo compagno Antonio Femia, anche lui con un trascorso a sinistra. Un cambio di bandiera che in realtà "è frutto di una lunga riflessione", spiega Cimbro suFacebook mostrandosi con il libro del filosofo Diego Fusaro. «Qualche sana lettura per capire i processi di cambiamento in atto - scrive l’interessata sul web -. Non esiste più distinzione tra destra e sinistra. Esiste una contrapposizione tra establishment e popolo, generata dalla globalizzazione. Per questo occorre capire quali siano i partiti che stanno da una parte e quali dall’altra". La tessera della Lega? "Che non è più Lega Nord" prelude a un "nuovo impegno in prima persona" ha dichiarato. Elezioni in primavera? "Mi impegnerò a sostegno di un progetto politico coerente con le mie idee, anche solo volantinando e organizzando incontri".