Senago, vasca di laminazione: via ai lavori ma nessuno avverte il Comune

Parte con una sanzione il cantiere nell’area interessata dalle opere di contenimento delle piene del Seveso

Magda Beretta

Magda Beretta

Senago (Milano), 11 febbraio 2020 - Vasche di laminazione a Senago, operai al lavoro nell’area del cantiere partito in sordina. "Nessuno ci aveva informato. Da Aipo (responsabile del progetto, ndr), ora attendiamo il cronoprogramma per la gestione dei lavori e della viabilità", la chiosa della sindaca Magda Beretta. Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori di allestimento del cantiere per la realizzazione della bretella che collegherà via Stati Uniti d’America alla rotatoria della Sp 175 che in quel tratto diventa via De Gasperi, primo atto del contestato progetto delle vasche di laminazione delle piene del Seveso che dovrebbero salvare Milano dalle esondazioni .

"Nessuno ci aveva comunicato formalmente l’inizio dell’allestimento del cantiere – insiste la prima cittadina – tanto che l’azienda esecutrice dei lavori ha ricevuto una sanzione da parte del Comune di Senago". Aipo ha chiarito che la consegna del cantiere "è al momento parziale e la comunicazione ufficiale di avvio lavori per la realizzazione della bretella arriverà una volta che la consegna sarà totale".

La sindaca non perde l’occasione per ricordare "la contrarietà all’opera combattuta con diversi ricorsi, tutti conclusi con esito purtroppo negativo". Per non subire "il progetto inutile", l’amministrazione comunale ai tavoli tecnici ha aperto un dialogo "per ridurre al minimo l’impatto di tali lavori", ottenendo migliorie come la realizzazione di una sola vasca e non due e la laminazione dei torrenti Pudiga e Garbogera (non dell’inquinato Seveso). Beretta non mette però tutti d’accordo: opposizione e comitati “No Vasche“ la accusano di non aver tutelato il territorio e proseguono la raccolta di firme e fondi. Il M5S Senago che appoggia il ricorso presentato dall’Associazione Rinnovamento Democratico per Senago alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per una verifica della regolarità del procedimento per la realizzazione delle vasche, annuncia nuovi banchetti informativi durante i quali "raccoglieremo i contributi dei singoli cittadini per sostenere le spese per la battaglia legale “No Vasche“".