Pero, all’Aero Gravity volare fa rima con speranza

Un'esperienza di volo nel tunnel del vento all’Aero Gravity per i giovani pazienti dell'Istituto dei tumori di Milano

Istruttori e ragazzi insieme

Istruttori e ragazzi insieme

Pero (Milano), 15 dicembre 2018 - Un'esperienza di volo nel tunnel del vento all’Aero Gravity di Pero. Giovedì pomeriggio è diventata realtà per un gruppo di giovani pazienti in cura nel reparto oncologico pediatrico dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano. Un regalo di Natale reso possibile grazie a Una, Associazione Genitori Oncologia Pediatrica Milano, alla Fondazione Istituto Nazionale dei Tumori e agli istruttori del team Vertical Formation Skydiving, reparto delle attività sportive della Brigata Folgore. È qui, nel cilindro di cristallo, che i ragazzi hanno provato a volare. «È stata un’opportunità per regalare un momento di felicità a questi ‘piccoli eroi’ che combattono tutti i giorni come grandi guerrieri», ha dichiarato Sandro Andreotti, amministratore delegato di Aero Gravity. Ad accompagnare i ragazzi Roberto Luksch, pediatra dell’istituto tumori: «Curare al meglio i piccoli pazienti vuol dire garantire cure mediche di alto livello, ma anche essere attenti alla loro qualità di vita. L’associazione Una collabora da anni con il nostro reparto finanziando alcuni progetti, il volo di oggi è uno di quelli».

  I primi a  volare sono stati i pazienti che hanno finito il loro percorso di cura, a gennaio toccherà ai bambini ancora in cura. Dopo il briefing con gli istruttori «tenete il mento in su, le braccia distese e aperte, le gambe leggermente piegate e godetevi l’emozione», i ragazzi hanno infilato tuta, casco, occhiali e tappi nelle orecchie e vissuto l’emozione del volo sostenuti da Betty Volante, dai Caporal Maggiore Scelto Stefano Falagiani e Marco Soro, dal Caporal maggiore Alessandro Binelli, Andrea Pacini. «Nostra figlia è morta per un tumore infantile alcuni anni fa - raccontano Carlo Solcia e Barbara Volante - con altri genitori abbiamo fondato l’associazione Una proprio per sostenere le famiglie che combattono la battaglia contro i tumori. Oggi è una gioia vederli volare dopo anni di ospedale e cure».