Scuole nel mirino a Lainate, il prezzo (altissimo) dell’inciviltà

Nell’hinterland vandali scatenati: tra le città più colpite c’è Lainate

Le scuole restano tra i bersagli preferiti dai vandali

Le scuole restano tra i bersagli preferiti dai vandali

Lainate (Milano), 10 gennaio 2019 - Quanto può costare alle casse comunali un anno di danni alle strutture scolastiche? Dagli zero euro dei comuni di Bollate, Baranzate e Garbagnate Milanese graziati dai vandali (nel 2018), ai pochi spiccioli di Arese e Cesate, fino ai 250 mila euro sborsati dal comune di Lainate per rimettere a nuovo la palestra della scuola media, ridotta in cenere. «Ad Arese non è successo niente di eclatante - dichiara il sindaco Michela Palestra -. Una porta ammaccata, servizi igienici danneggiati, piccoli interventi gestiti in totale economia. Segnali che comunque confermano la necessità di dover continuare a lavorare sulla responsabilizzazione, rafforzando la consapevolezza del bene pubblico nei più giovani. In questa direzione abbiamo messo in campo dei progetti e continueremo a farlo».

Qualche centinaia di euro sono stati spesi anche a Cesate per un paio di maniglie spaccate, un muro imbrattato e un lavandino rotto durante l’intervallo da alcuni bambini alle scuole elementari di via Bellini. «Una monelleria più che altro - la chiosa del sindaco Giancarla Marchesi -. Abbiamo affrontato il fatto coinvolgendo i genitori che hanno presentato le loro scuse e con l’intervento dell’operaio interno è stato ripristinato il tutto».

Il gesto più grave a Lainate, ultimo atto in una serie di episodi vandalici che hanno colpito la scuola media Walter Tobagi, nella frazione di Barbaiana. I primi casi in primavera, e poi il colpo finale è andato a segno durante le vacanze pasquali, quando ignoti si sono introdotti nell’istituto e una volta dentro hanno dato fuoco a un materasso utilizzato dagli studenti nelle ore di educazione fisica, mandando così a fuoco tutta la palestra. Per mesi gli spazi sono stati inagibili con tutte le conseguenze del caso, anche per le squadre di calcetto e per quella dei disabili, che si allenava li. «È stato necessario intervenire con consistenti opere di recupero per il risanamento e la bonifica, così da restituire ai ragazzi e alle associazioni sportive preziosi spazi per le loro attività» - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Walter Dell’Acqua.

«Sono stati realizzati interventi di edilizia per la ricostruzione del solaio e del locale in cui si è innescato l’incendio, oltre ad opere elettriche sugli impianti di condizionamento e di bonifica. I tecnici sono intervenuti su palestra e tribune, servizi, spogliatoi e depositi attrezzi, oltre che sul corridoio coperto di collegamento tra scuola e palestra. Ovviamente è stato necessario ritinteggiate tutto. Una serie di lavori che si possono quantificare in circa 250mila euro. Un gesto non archiviabile come una semplice bravata». Sempre alla Togabi, giorni prima, erano state divelte le targhe antimafia posizionate dagli studenti nella strada della scuola, svuotati gli estintori e qualcuno aveva tentato di dar fuoco agli spogliatoi. I responsabili non sono ancora stati individuati.