Garbagnate, mascherine in Comune. Ma non si trovano

Per precauzione contro il Coronavirus l’amministrazione vorrebbe farle indossare a gli addetti agli sportelli. Però sono esaurite

Il municipio sta cercando le protezioni anti-contagio dentro e fuori dalla Lombardia

Il municipio sta cercando le protezioni anti-contagio dentro e fuori dalla Lombardia

Garbagnate Milanese (Milano), 17 febbraio 2020 - Il bollettino quotidiano della diffusione del Coronavirus, nonostante non vi siano ancora casi registrati di contagio in Italia, preoccupa anche le amministrazioni comunali. Il Comune di Garbagnate Milanese, fra i primi della zona a Nord Ovest di Milano, non perde tempo e inizia a organizzarsi. In questi giorni, infatti, la municipalità avrebbe già dotato i dipendenti comunali di mascherina per proteggersi da eventuali rischi. Se non fosse "che di mascherine non se ne trovano più sul mercato", chiosa il sindaco Davide Barletta. 

L’amministrazione ha deciso di seguire la strada della massima cautela e interpretato con rigore la circolare del 3 febbraio del ministero della Salute dove sono contenute le misure precauzionali per l’epidemia da Coronavirus: sta cercando dentro e fuori i confini della Lombardia fornitori che abbiano scorte da mettere a disposizione del personale che lavora agli sportelli. L’Anagrafe, polizia locale e Servizi sociali, la biblioteca e gli altri settori.

«L’acquisto delle mascherine è solo a fini precauzionali. Non c’è nessun allarmismo", sottolinea il sindaco. In tema di prevenzione valgono per tutti alcune abitudini di igiene semplici da adottare e sempre valide, ricordate dal ministero: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con soluzione alcolica (dopo aver tossito-starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo). Il ministero chiarisce, inoltre, che "non è raccomandato l’utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi".

Se a Garbagnate l’allarme Coronavirus ha messo in allerta la municipalità, a Baranzate il sindaco Luca Elia due settimane fa ha fatto saltare prudenzialmente i festeggiamenti cittadini del Capodanno cinese "in coerenza con quanto deciso dal Coordinamento delle associazioni cinesi a Milano dove è stata annullata la grande parata del 2 febbraio". Non solo timori. I volontari della Misericordia di Arese dal 6 febbraio sono impegnati a Malpensa per le operazioni di screening dei viaggiatori in arrivo dall’estero. Per tenersi aggiornati e informati sulle precauzioni da adottare è consultabile il sito: www.salute.gov.it.